Ops! Cairo con BonelliErede conquista anche Rcs

Squadra che vince non si cambia. Il vecchio motto calcistico sembra valere anche per le grandi battaglie societarie. Forse per questo, Urbano Cairo, che di calcio ne sa visto che è anche presidente del Torino, ha scelto di farsi affiancare ancora una volta dai legali dello studio BonelliErede nella corsa per la conquista di Rcs, il gruppo editoriale che edita tra gli altri  Il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. E i fatti sembrano avergli dato ragione. Al termine dei tempi regolamentari, l’offerta pubblica di scambio (successivamente trasformata in un’offerta di acquisto e scambio) presentata da Cairo ha battuto nettamente quella concorrente avanzata dalla cordata Imh (Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai, Pirelli) guidata dalla Investindustrial di Andrea Bonomi, assistita da Clifford Chance. 

L’opas di Cairo ha raccolto il 48,8% delle adesioni. L’opa di Bonomi, invece, si è fermata al 37,7%.

Il binomio Cairo-BonelliErede, dunque, si conferma vincente. L’imprenditore e lo studio legale, infatti, tre anni fa condussero fianco a fianco anche la corsa per la conquista del polo televisivo di La7. 

Nella opas su Rcs, secondo quanto risulta a legalcommunity.it, lo studio ha agito con un team guidato da Sergio Erede (nella foto) e formato da Gianfranco Veneziano, Mauro Cusmai, Guido Giovannardi, Elisabetta Bellini e Francesca Peruzzi. I profili antitrust sono stati seguiti dal partner Claudio Tesauro coadiuvato dalla managing associate Sara Lembo mentre gli aspetti relativi ai finanziamenti sono stati curati dal partner Emanuela Da Rin con la senior counsel Anna Maria Perillo e l’associate Gianfranco Giorgio.
Sempre per Cairo hanno agito come advisor finanziari Banca Imi ed Equita. Mentre Sodali e Georgeson hanno svolto le attività di proxy. Barabino & Partners ha agito come advisor per la comunicazione. Sodali, in particolare, ha fatto una comunicazione massiccia verso gli oltre 160.000 azionisti retail che alla fine hanno scelto di stare dalla parte di Cairo. Il gruppo Intesa Sanpaolo, con la sua divisione Corporate, per i profili equity e di credito, è stato assistito da Carlo Pedersoli dello studio legalei Pedersoli.

Il cda di Rcs, invece, nel corso di questi mesi, è stato affiancato da Michele Carpinelli, socio dello studio legale Chiomenti e da Roberto Casati, partner di Cleary Gottlieb.

Il lavoro per i legali, però, non sembra ancora essere terminato. I rappresentanti delle due cordate concorrenti, infatti, dovranno discutere (anzitutto con Consob) di quale dovrà essere il destino delle azioni di chi aveva aderito all’Opa della cordata Bonomi. A questo riguardo si attende un chiarimento di Consob, perché i legali di Cairo da una parte e di Bonomi e soci dall’altra sono in profondo disaccordo sul fatto che l’offerta soccombente possa tenere o meno le azioni che le sono state consegnate. Questo è rilevante perchè con il 37,7% la cordata di Bonomi potrebbe ostacolare l’attività di Cairo in operazioni straordinarie a partire dalla fusione con Cairo Communication. Per i legali di Cairo la questione è chiara: l’offerta soccombente sarebbe da considerare decaduta e quindi i titoli andranno girati all’Opas o dovranno tornare agli investitori.

«Abbiamo vinto questa partita, ma la vera vittoria non è questa, è quella da fare in azienda», ha commentato a caldo Cairo, «un grande lavoro di sviluppo, efficienza e di valorizzazione delle risorse».

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