Opa Camfin, Tronchetti arriva alla Corte europea con Segni, Annoni e Zoppini
La palla passa alla Corte europea. Il Consiglio di Stato, secondo quanto riportato da Il Sole 24Ore, ha accolto uno dei motivi del ricorso presentato due anni fa da Marco Tronchetti Provera e dagli altri soci di Lauro 61 (Clessidra e Unicredit) contro la sentenza del Tar sul rialzo del prezzo nell’Opa Camfin (da 0,80 a 0,83 euro per azione) deciso da Consob nel 2013.
La sesta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Stefano Baccarini, con un’ordinanza ha sospeso il giudizio di appello per sottoporre una questione pregiudiziale alla Corte di giustizia europea. Gli avvocati di Lauro 61, Marco Annoni, Antonio Segni (nella foto) e Andrea Zoppini, hanno chiesto di rinviare gli atti alla Corte europea per una pregiudiziale, cioè la “genericità” dell’ipotesi di collusione (tra Lauro 61 e Malacalza) valutata da Consob che sarebbe in contrasto con la “tipizzazione” contemplata dalla direttiva europea sull’Opa.
Dopo il giudizio della Corte europea (per il quale si potrebbero aspettare fino a 18 mesi) il caso tornerà al Consiglio di Stato per l’esame di merito.