Omologato il concordato del Casinò di Campione. I dettagli e gli advisor
Con decreto datato 21 novembre 2022 e pubblicato in data 14 dicembre 2022, il collegio del Tribunale di Como (composto dai giudici Paola Parlati, Marco Mancini e Giorgio Previte), ha omologato la procedura di concordato preventivo della Casinò di Campione, previo parere favorevole dei commissari giudiziali Alessandro Danovi e Gianluca Minniti.
Gli advisor
Il Casinò di Campione è stato assistito nel corso della procedura concordataria dallo studio legale DLA Piper.
In particolare, lo studio ha agito con un team multidisciplinare coordinato dal partner Ugo Calò (nella foto al centro), head of financial services sector, per gli aspetti di strutturazione dell’operazione concordataria, coordinamento del processo di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e per gli aspetti finanziari e corporate, unitamente al partner Alberto Angeloni (nella foto a sinistra) e l’avvocato Raffaele Buono (nella foto a destra), per gli aspetti di diritto concorsuale e civile, coadiuvati dagli avvocati Andrea Garofalo e Filippo Morini, e con il supporto dei partner Giovanni Iaselli e Carlotta Benigni,che hanno assistito la società negli aspetti fiscali e nella transazione fiscale ex art. 182-ter legge fallimentare, del partner Giulio Coraggio, che ha assistito la società nelle questioni connesse alla normativa sui giochi d’azzardo e alla relativa contrattualistica con terze parti, e del partner Fabrizio Morelli, per le tematiche di diritto del lavoro.
Gli studi Di Tolle Pilia & associati e Ghislanzoni hanno prestato assistenza al casinò nella procedura concorsuale e per aspetti giuslavoristici e di diritto amministrativo.
Il piano concordatario è stato elaborato dall’advisor Vitale-Zane & Co., con un team guidato dai partner Stefano Zane e Nicola Boni. Stefano d’Amora ha rilasciato la relazione di veridicità dei dati aziendali e fattibilità del piano, mentre la perizia ex art. 160 comma 2 legge fallimentare, è stata redatta da Francesco Carnevali.
La vicenda giudiziale
La proposta concordataria omologata dal Tribunale di Como era già stata approvata dai creditori a larghissima maggioranza in seguito all’adunanza tenutasi lo scorso 19 settembre 2022.
Il decreto di omologa pone fine ad una travagliata e complessa vicenda giudiziaria al centro dell’attenzione mediatica, stante la notorietà del Casinò e il ruolo che esso riveste nel tessuto economico-sociale dell’exclave di Campione d’Italia. La società Casinò di Campione era stata dapprima dichiarata fallita dal Tribunale di Como con sentenza del 26 luglio 2018. Il fallimento era stato successivamente revocato dalla Corte di Appello di Milano con sentenza poi confermata anche dalla Corte di Cassazione.
Solo allora la società, di proprietà del Comune di Campione d’Italia attualmente guidato dal sindaco Roberto Canesi, ha potuto iniziare un virtuoso e importante percorso di risanamento aziendale e finanziario che ha portato all’omologa della proposta concordataria sotto la guida del cda composto da Marco Ambrosini (amministratore delegato), Rosa Erminia Cesari (presidente) e Carmine Garzia (consigliere).
Il piano concordatario
Il piano del Casinò si propone di realizzare una provvista distribuibile derivante dai flussi finanziari conseguenti alla prosecuzione dell’attività di impresa ex art. 186-bis legge fallimentare, attraverso l’esercizio diretto dell’attività di casa da gioco. Tali flussi assicureranno la soddisfazione integrale dei creditori prededucibili e privilegiati, inclusi gli ex dipendenti (in parte riassunti) e i creditori pubblici, nonché il pagamento del 50% del debito chirografario. È inoltre prevista la possibilità di soddisfazione ulteriore, fino al 100%, dei creditori chirografari, nonché di pagamento fino al 100% del credito postergato vantato dal Comune di Campione, attraverso l’assegnazione di un earn-out che incorpora diritti patrimoniali subordinati ad una migliore performance industriale e, quindi, alla realizzazione di ricavi maggiori di quelli prudenzialmente stimati nel piano concordatario.