Occhi puntati sui i next-gen leader
Veniamo da giorni di metafore calcistiche, più o meno legittime, infilate a forza in qualsiasi discorso. Chi scrive queste righe ne è perfettamente conscio. Eppure va detto: dalla nazionale campione d’Europa allenata da Roberto Mancini persino l’avvocatura italiana può trarre qualche insegnamento.
Il 24 giugno scorso, mentre al Castello Visconteo di Cassano d’Adda si celebrava la seconda edizione dei Legalcommunity Forty under 40 Awards, il percorso degli azzurri era ancora agli inizi: un gruppo nuovo, fresco, giovane. Per qualcuno promettente, per qualcun altro ancora non pronto per un simile palcoscenico, ma sicuramente unito e motivato a lasciarsi alle spalle l’incubo del Mondiale saltato 3 anni prima.
Col senno di poi, e quindi soprattutto del risultato finale, oggi possiamo dire che si è trattato di un progetto perfettamente pensato ed eseguito: una squadra che sembrava morta, in un lasso di tempo minimo si è ricostruita un’identità. Con una manciata di senatori, quelli ancora insostituibili in campo. E con tanti, tanti giovani. Qualcuno c’era già tre anni fa, ma sembrava invisibile. Qualcuno era dato già per finito. Qualcun altro era fuori dal giro della nazionale fino all’anno scorso, e invece è risultato decisivo.
Chi veniva da grandi club e chi da piccole realtà: tutti hanno risposto all’appello, hanno dimostrato che la fiducia in loro era ben riposta. E adesso gli sorride non solo il presente, ma anche e soprattutto il futuro.
L’auspicio è che gli studi legali possano ispirarsi a questo modello per gestire il loro, di futuro: fatto certamente in primis di istituzionalizzazione, di creazione di un attaccamento “alla maglia”. Ma che, per essere concretizzato, non potrà prescindere da una nuova leadership legale: fresca, giovane, diversa. E, per non rischiare di arrivare impreparati all’appuntamento importante, il processo verso questo obiettivo deve iniziare in anticipo.
I Forty under 40 awards, sotto questo aspetto, provano a puntare un faro sui professionisti che potrebbero presto entrare a far parte di questa next-gen. E a offrire uno scenario che è importante tenere d’occhio, anno dopo anno, per non rischiare di perdersi per strada proprio l’elemento che potrebbe dare il contributo decisivo nel momento che conta.
AVVOCATO DELL’ANNO: VALENTINA CANALINI – GATTI PAVESI BIANCHI LUDOVICI
Alla guida del dipartimento Reti, Energia e Infrastrutture di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici (Gpbl) dal febbraio 2020, Valentina Canalini è una delle principali esponenti della leadership under 40 del mercato legale odierno.
Il suo percorso professionale è cominciato in Ashurst, prima come trainee e poi come associate, per poi passare a Gop, dove nel settembre 2018 viene promossa al ruolo di counsel, che mantiene fino al passaggio in Gpbl. Nel frattempo, viene scelta per diversi incarichi istituzionali di prestigio: consigliere giuridico del presidente del Consiglio dei Ministri durante il governo Gentiloni e consulente affari normativi per il Comune di Milano, ruolo che ricopre ancora oggi. Per tre anni, dal 2017 al 2020, ha presieduto l’organismo di vigilanza del gruppo CAP; oggi è componente del cda di Fondazione Carla Fendi e Terna.
TEAM DELL’ANNO: LATHAM & WATKINS
La law firm americana ha costruito in Italia un team tra i più giovani del settore: oltre l’80% dei professionisti del team italiano ha meno di 40 anni.
Una scelta forte e che ha pagato: le practice banking&finance, M&A e private equity dello studio, attivo in Italia solo dal 2008, si sono guadagnate in breve tempo un posizionamento da leader del mercato per mole di attività e competenze. Di recente, il timone dello studio è passato da Antonio Coletti a Stefano Sciolla: come ha raccontato anche a MAG (si veda il numero 160 della rivista), il nuovo managing partner continuerà il monitoraggio del mercato professionale per individuare talenti su cui investire. A testimonianza di questo impegno, nell’ultimo anno lo studio ha ufficializzato la nomina a partner di due professioniste under 40, Giorgia Lugli e Alessia De Coppi.
AVVOCATO DELL’ANNO M&A: JUNYI BAI – DENTONS
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