Nunziante Magrone vince ancora per la tutela del marchio di Croce Rossa Italiana
Nunziante Magrone vince ancora per Croce Rossa Italiana (Cri) davanti la Sezione Specializzata delle Imprese del Tribunale di Roma, ottenendo l’inibizione all’utilizzo della denominazione “croce rossa” da parte di altri marchi.
Nunziante Magrone ha assistito Croce Rossa Italiana con un team specializzato in Proprietà Intellettuale composto dal founding partner Pietro Ilardi e dal counsel Roberto Mazzeo (nella foto). Si tratta dello stesso team che aveva già ottenuto, lo scorso maggio, una pronuncia favorevole a tutela del segno della “croce rossa su fondo bianco” e che andava a vietare, tra le altre cose, la vendita di prodotti “a marchio Cri” a soggetti non appartenenti al relativo circuito.
La pronuncia
La decisione del Tribunale di Roma riconosce ha riconosciuto quale marchio notorio, e di conseguenza sottoposto ad una tutela rafforzata, il segno nella croce rossa posta all’interno di due cerchi concentrici di colore rosso.
Più in particolare, i giudici hanno dichiarato nullo il marchio della controparte che utilizzava la denominazione “croce rossa” ed inibito a questa qualsiasi utilizzo del segno distintivo rappresentato dal proprio marchio nella parte in cui è riportata tale denominazione.
È stata inoltre ordinata la pubblicazione della sentenza su due riviste specializzate ed alla convenuta la pubblicazione della sentenza sul proprio sito web e profilo Facebook.