NCTM CON EINSTEIN FICTION VINCE CONTRO LA RAI

Einstein Fiction S.r.l. ha ottenuto il primo provvedimento favorevole, che prevede il pagamento, da parte di RAI, dell’importo di 3.800.000 euro. Nell’ambito della vertenza giudiziaria che oppone da mesi, dinnanzi al Tribunale di Roma, Einstein Fiction S.r.l. – società di produzione difesa dagli avvocati Antonio Tola e Alberto M. Rossi (in foto) di NCTM – e RAI in relazione al contratto di produzione della soap opera “Agrodolce”, Einstein Fiction ha ottenuto un primo provvedimento favorevole. E’ stato infatti deciso che RAI dovrà corrispondere l’importo di 3.800.000 euro a titolo di pagamento delle fatture emesse per le puntate della soap opera già realizzate e consegnate. Tale provvedimento dovrebbe costituire il presupposto per il riavvio della produzione della seconda serie di “Agrodolce”. Il contratto di appalto tra Einstein Fiction e RAI prevede la realizzazione della soap opera “Agrodolce”, di cui è stata prodotta e trasmessa la prima serie su RAI 3. La produzione della soap opera, voluta da RAI e cofinanziata dalla Regione Siciliana, è stata curata negli studi di Termini Imerese, con ricadute occupazionali per il territorio siciliano. La realizzazione della seconda serie ha però subito un’interruzione nella primavera del 2011. La controversia nasce dalle difficoltà riscontrate da Einstein Fiction a causa delle direttive di natura artistico-produttiva imposte da RAI (la trasformazione di “Agrodolce” da soap opera a fiction). Tali direttive, secondo Einstein Fiction, comportavano uno sforamento ingente del preventivo, accettato da entrambe le parti. Inoltre, Einstein Fiction ha evidenziato il non pagamento da parte di RAI di fatture emesse dell’importo di 3.800.000 euro. Einstein Fiction si è così trovata nell’impossibilità di proseguire la produzione della seconda serie, mentre RAI contestava alla società un inadempimento tale da giustificare la risoluzione del contratto per colpa della stessa Einstein Fiction. Nell’ottobre 2011 Einstein Fiction ha depositato, presso il Tribunale di Roma, un ricorso ai sensi dell’art. 700 c.p.c., che dopo un lungo e complesso iter processuale, ha portato al primo provvedimento a favore della società di produzione.

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