Natale 2024, la poesia di Jacopo Pensa

Di seguito, la poesia di Natale dell’avvocato Jacopo Pensa, dello studio Iusway. Il penalista poeta, ogni anno riassume in versi i giorni che stiamo per lasciarci alle spalle e condivide queste sue liriche con tutti i colleghi. Legalcommunity, con grande entusiasmo, fa da pagina bianca per i versi sul 2024 e augura a tutti buone feste.

di Jacopo Pensa

Natale 2024

Il processo telematico
Non mi sta tanto simpatico.
Tutto avviene col portale,
Non si va più in Tribunale,
Non c’è più quell’attestato
“oggi fu depositato
con orgoglio e con ardore
dallo stesso difensore
che è ben noto al cancelliere”
Era proprio un bel vedere!

Se al PM vuoi parlare
Una pec devi mandare
Per spiegare le ragioni
Del perché rompi i maroni;
Devi dir qual è l’urgenza
E qual è la convenienza
Di parlare a tu per tu
Che a lui sembra sia un di più.

Mezzolitro ha dato ingresso
A un quid novi nel processo:
è l’avviso preventivo
Per il qual, se fai il cattivo
E in galera devi andare,
Non ti devi preoccupare;
Te lo fan sapere prima
E se sai cogliere il clima
Tu vai li con l’avvocato
Spieghi tutto e sei salvato.

Ci sarà poi d’affrontare
Il problema parcellare:
La difesa anticipata
Non è proprio contemplata
dall’immondo tariffario;
Il bonifico bancario
Te lo sogni, Caro amico,
E, secondo un uso antico,
Sentirai una volta ancora
“Avvocà, grazie per ora”.

Matteo Renzi e la sua Boschi
Non han fatto affari loschi;
Lo ha sancito il giudicante.
Le reazioni ora son tante.

UNA è quella che dilaga:
Questo errore chi lo paga?
Paga il medico, il dentista,
Paga il fisioterapista
Paga pure l’avvocato
Ma non paga il magistrato!?
Parlan così colà dove si pensa
Che tutto sia ridotto a ricompensa.

Tra polemiche e casini
Hanno assolto anche Salvini.
I destrologi contenti
I sinistri flatulenti
“Questi giudici son bravi
del PM non son schiavi”.
“Forse li separeremo
Non è detto, mo’ vedremo”
È bastata una sentenza
Per crear condiscendenza.
Certo c’erano dei nei
Li han risolti i due Mattei.

La sentenza assolutoria
Ha il sapor della vittoria
Meglio il “quieta non movere”
Che inzigar sempre il mossiere.

Giorgia ha avuto fantasia
Nel promuover l’Albania;
Se va bene è una figata
Se va male sarà stata
Sempre un buon investimento
Perché arriverà il momento
Che aggiungendo un plusvalore
Se la compra Briatore.

Matto è il mondo dei giuristi
Ma non scherzano gli artisti:
Amo i tagli di Fontana
Ma non amo la banana
Che il cinese si è mangiato
Ad un prezzo esagerato.

Spiaccicata era sul muro,
Il messaggio pare oscuro.
Però l’arte va capita:
Se alludeva al caro vita
Cattelan ci ha dimostrato
A che punto sta il mercato
Della frutta in questa landa;
Questo è l’input che lui manda.

Qui mi fermo nell’attesa
Che qualcun detti la resa.
Ma una news fa capolino:
È la strage al mercatino.

L’uomo è ancor votato al male;
Cari tutti buon Natale.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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