Mazzoni Regoli Cariello Pagni, tra business e accademia
Per lo studio Mazzoni e Associati, da qualche tempo, era arrivato il momento di decidere su quali basi impostare lo sviluppo futuro dell’associazione. E alla fine, la scelta è stata quella di aprire la partnership a due nuovi soci e dare vita a un progetto professionale in cui mercato e accademia possano convivere e produrre sinergie. È così che nasce Mazzoni Regoli Cariello Pagni, che ad oggi conta circa 24 professionisti e si occupa fondamentalmente di business law, ma anche di contenzioso (arbitrale e giudiziale) e consulenza societaria. La versione 2.0 dello studio Mazzoni, quindi, non solo vede la prosecuzione del connubio professionale tra il professor Alberto Mazzoni e Duccio Regoli (nella foto), ma registra l’ingresso nella boutique di via Manzoni, a Milano, di Vincenzo Cariello, proveniente da Chiomenti e Cristina Pagni, ex Simmons & Simmons.
«Con il professor Mazzoni», racconta a MAG Regoli, «abbiamo discusso a lungo su come affrontare il futuro dello studio e dargli continuità. In passato avevamo ricevuto anche offerte per unirci ad altri studi di dimensioni internazionali, ma abbiamo sempre rifiutato». E questo non perché la realtà delle law firm internazionali fosse un mondo sconosciuto per i due accademici. Mazzoni, tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta ha collaborato con Cohen-Meyohas a Parigi e White & Case a New York. Sempre nella Grande Mela, Regoli ha fatto pratica in Paul Weiss e Wharton & Garrison tra il 1989 e il 1990. Mazzoni e Regoli, però, hanno da sempre fatto una scelta di indipendenza che, anche in questa fase, hanno voluto preservare. «Così, abbiamo cominciato a parlare con il professor Cariello dell’idea di dare vita a una realtà che aggregasse professori universitari».
L’idea o la scommessa, quindi, è che si possa dare vita a una struttura organizzata in cui, come sottolinea Cariello, «si possa creare una boutique con una forte connotazione accademica, compenetrata da una forte esperienza professionale», declinando in forma di associazione quella tradizione degli studi di matrice professorale che, in passato, hanno quasi sempre avuto un’impostazione monocratica.
Ma perché sottolineare così fortemente l’impronta accademica del progetto? Qual è il valore strategico che questa caratteristica può avere per lo studio?….
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