Masotti Cassella, 60 anni e una visione per la boutique milanese

Da poco si sono uniti alla struttura sei nuovi collaboratori: «La nostra filosofia è privilegiare e fidelizzare la crescita interna». Il passaggio generazionale? «Siamo ancora giovani»

Certe storie iniziano in modo semplice, quasi in sordina, ma col tempo rivelano tutta la forza di una visione. È il caso dello studio Masotti Cassella, nato nel 1965 dalla determinazione di un giovane avvocato, Gianni Masotti, che lasciò un affermato studio milanese per intraprendere un percorso tutto suo. Con lui, sin dall’inizio, sua moglie Raffaella: insieme, gettarono le basi di uno studio che avrebbe saputo crescere, adattarsi, anticipare i tempi.

Dalle prime esperienze nel contenzioso bancario e commerciale, lo studio si è ampliato negli anni ’90 con l’ingresso della seconda generazione e ha proseguito la propria evoluzione aprendosi al panorama internazionale, affiancando clienti stranieri in operazioni complesse e sfidanti. Oggi Masotti Cassella è una realtà compatta e dinamica, che punta su competenza, rapidità e precisione, senza rinunciare alla qualità della relazione umana e alla continuità interna.

In questa intervista a Luca Masotti, che oggi guida la boutique assieme a Francesca Masotti e Mascia Cassella, ripercorriamo con i protagonisti le tappe principali di un cammino lungo sessant’anni, fatto di scelte coraggiose, investimenti sui giovani e una visione chiara del futuro delle boutique legali.

Correva l’anno 1965… Nel vostro sito raccontate di un “giovane avvocato che lasciò uno storico studio milanese per lanciarsi in una nuova avventura”. Allora. Facciamo un po’ di storia: chi era quell’avvocato, da quale studio arrivava e con chi diede vita al progetto che oggi porta il nome di Masotti Cassella? 
Quell’avvocato era Gianni Masotti, il fondatore dello studio; lavorava nello studio Migliori, storico studio milanese attivo principalmente nel settore del diritto di famiglia. Gianni voleva diversificare e ampliare, soprattutto nel campo del contenzioso commerciale e bancario, e poco dopo aver conseguito il titolo di procuratore si mise in proprio con accanto sua moglie Raffaella, anche lei giovane procuratore. Era giugno del 1965…

E dopo circa 25 anni…
Da lì, negli anni 90 l’ulteriore ampliamento nel campo del societario e commerciale e del fiscale con l’ingresso in studio di Luca e Francesca Masotti; il progetto è poi proseguito con la visione internazionale di chi proveniva da grandi network di studi stranieri. L’ingresso di Julian Berger prima e Mascia Cassella poi ha completato il progetto di allargare gli orizzonti, ampliare la platea di clienti andando a soddisfare le richieste di studi stranieri indipendenti che richiedevano una consulenza in Italia ed in tal modo diventare lo studio di riferimento di importanti clienti stranieri che volevano investire in Italia.

Andiamo avanti veloce. Cos’è lo studio oggi?
Tre segni particolari. Compattezza, rapidità, precisione

I dati non guastano mai: ci dia un po’ di cifre…
Siamo circa 30 persone, tra cui 4 soci. Per consolidata politica interna non rendiamo pubblici i dati di fatturato; il 2024 ha chiuso con un +15% sul 2023 ed il primo quadrimestre 2025 è il forte crescita rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente

Avete appena fatto un’infornata di sei nuovi professionisti. Profili junior, come si dice oggi. Come si inseriscono nel progetto?
Sin da subito sono coinvolti nel pieno della nostra attività: vivono a contatto continuo con risorse più senior e vengono formati al fine di imparare il metodo di lavoro che ci è proprio. Un investimento importante di tempo e risorse per poter disporre di giovani professionisti cui poter affidare parte del lavoro. La nostra filosofia è privilegiare e fidelizzare la crescita interna arricchendo lo studio di risorse che conoscano e sposino il progetto e la filosofia dello studio, piuttosto che procedere per lateral al solo fine di accrescere fatturato e dimensione.

Negli anni recenti, diciamo tra il 2018 e oggi, lo studio ha fatto un rebranding e ha ampliato il proprio raggio d’azione. Quali sono stati gli effetti più rilevanti di questi passaggi?

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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