Marzari, un general counsel a Expo 2015
Lavora dietro le quinte del più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Il suo nome è Francesco Marzari (nella foto) e dal 2009 è il general counsel di Expo 2015 Spa, la società di proprietà pubblica, incaricata dell’organizzazione e della gestione dell’Esposizione Universale di Milano. ?L’avvocato, che ha lavorato per importanti studi legali come Carnelutti, Dla Piper, BonelliErede e l’allora Lombardi Molinari & Associati, è passato indenne attraverso la tempesta giudiziaria che ha travolto Expo ed è riuscito, non senza fatica, a traghettare l’evento fuori dalle secche degli scandali.
Per mesi ha lavorato, assieme alle altre direzioni aziendali, per ridare valore al nome di Expo e per mantenere ogni singolo aspetto dell’evento all’interno dei binari della legittimità amministrativa. Ora che la grande Esposizione è a metà del guado, Mag by legalcommunity.it l’ha intervistato per farsi raccontare quali sono stati, in questi anni, gli ostacoli incontrati e quali le strategie messe in atto dal dipartimento legale di Expo 2015 Spa.
Un team che è cresciuto anno su anno e che oggi conta 14 persone: con una prevalenza di amministrativisti, anche se l’area civilistica è comunque ben presidiata. «Tra le persone del team», racconta Marzari, «c’è un risk manager, uno specialista assicurativo della gestione del rischio, un compliance officer e anche tre tirocinanti forensi».
Come mai è possibile fare il tirocinio in Expo?
Expo 2015 spa è una società pubblica di interesse nazionale, è equiparata ad un ente pubblico e, come tale, sia il sottoscritto che i colleghi siamo iscritti alla sezione speciale dell’Albo, e presso la direzione è stato possibile svolgere una parte della pratica professionale richiesta.
Come è arrivata la sua nomina a head of legal di Expo nel 2009?
Sono stato contattato dall’allora direttore risorse umane della società ed inserito in una short list di candidati. All’esito del processo di selezione, mi è stata offerta questa opportunità. Lei è stato nominato anche “responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza” e “direttore della segretaria del commissiario unico”.
Cosa comportano questi ruoli?
La carica di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è un incarico che la società mi ha affidato nel mese di luglio del 2014, anche a seguito delle vicende giudiziarie che hanno, purtroppo, interessato la società. Con la mia nomina, abbiamo provveduto a dotarci di un piano di prevenzione della corruzione e a implementare la sezione amministrazione trasparente del nostro sito internet.
E invece la carica di direttore della segreteria del commissario Sala?
La segreteria è stata nominata dal commissario unico, che è stato nominato dal Governo. Ne fanno parte 5 persone e il compito di questo organo è quello di curare l’istruttoria di ogni atto e provvedimento di competenza del commissario stesso e dei suoi delegati, di fornire supporto ed assistenza tecnica nei rapporti con l’amministrazione dello Stato, con il sistema delle autonomie, con le altre amministrazioni ed enti e con soggetti privati.
Che effetti ha avuto dal punto di vista legale il ritardo nell’acquisizione delle aree?
La tardiva acquisizione delle aree ha finito, purtroppo, con l’avere un effetto domino sui crono programmi dei lavori. Lo sforzo straordinario dell’ultimo anno ha consentito, tuttavia, di ultimare i lavori in tempo utile per l’evento e il sito espositivo è stato regolarmente aperto al pubblico il 1 maggio.
Come avete affrontato questo problema?
Semplificazione dei progetti e, dove possibile, delle procedure amministrative per l’approvazione dei progetti e di gara per l’affidamento dei lavori. Anche usando, con parsimonia, le deroghe accordate alla società.
Le deroghe hanno limitato la concorrenza?
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