Martini (Gop): «Opportunità interessanti in Russia»

Nei giorni 19-21 luglio lo Studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop) ha assistito la delegazione composta da una decina di aziende del Cluster Automotive della regione di Samara. Si tratta delle principali aziende-fornitrici di grosse case automobilistiche presenti nella città di Togliatti – alleanza tra Renault – Nissan e AO AutoVaz. Ad accoglierli, l’avvocato Moreno Martini (nella foto), responsabile del desk Russia e partner del dipartimento Corporate m&a di Gop, insieme all’associate Eugenia Podmareva.

Avvocato Martini, quale tipo di interesse hanno mostrato i rappresentanti della delegazione verso il mercato italiano? Qual è stata la ragione della loro visita?
La Russia sta vivendo una fase estremamente interessante sotto il profilo delle attività cross border. Il principale “motore” delle tendenze in atto è rappresentato da una politica centrale fortemente indirizzata alla sostituzione delle importazioni, che si è riflessa nella recente legge FZ – 488 del 31 dicembre 2014 “Sulla politica industriale nella Federazione Russa”. Di fatto, la legge incentiva l’attività produttiva nella Federazione Russa e prevede una serie di garanzie che vengono rilasciate da parte del governo per gli investitori che contribuiscono allo sviluppo dell’industria russa. A motivo di ciò, in questo momento gli obiettivi degli imprenditori russi sono concentrati, principalmente, sulla costituzione di Joint Venture insieme a partner italiani nella Federazione Russa per la localizzazione della produzione di varie componenti automotive.

Quali opportunità si aprono per lo Studio legale o per il settore legale italiano in generale?
I rapporti economici dell’Italia con la Russia hanno una storia lunga e di successo. Nonostante le sanzioni imposte dall’Unione europea, la Federazione continua a rappresentare un importante sbocco per settori come la moda, l’agroalimentare, ma anche i macchinari e l’high-tech; dall’altro lato, ovviamente, l’Italia importa ingenti quantità di petrolio e gas naturale dalla Russia. Nello specifico, la missione della delegazione russa ha riscosso molto successo, grazie al notevole interesse registrato da parte degli imprenditori italiani su vari progetti di joint venture nella città di Togliatti. Come affermato, questo processo è supportato dal governo, che sta sostituendo il classico modello “made in Italy” con un nuovo approccio ribattezzato “made with Italy”. Si tratta di una “attenzione reciproca” in cui il nostro Studio può giocare un ruolo rilevante, anche grazie all’attività del nostro desk Russia.

Ci sono altri settori in Russia che hanno lo stesso grado di interesse per lo Studio?
Le nuove tecnologie che – secondo gli esperti russi – hanno maggiori possibilità di essere importate in Russia sono quelle afferenti ai settori dell’industria energetica, mineraria, metallurgica, ecologica, automotive, medico-farmacologica, aereonautica, e delle infrastrutture. Secondo l’ultima analisi della Farnesina, le imprese italiane presenti sul territorio sono più di 500, tra cui una settantina con stabilimenti produttivi. Questo contesto apre opportunità estremamente interessanti per lo Studio, grazie al fatto che siamo dotati di tutte le competenze per seguire gli imprenditori in ogni tipo di necessità, non solo quelle afferenti all’area corporate e m&a.

Quali sono le opportunità per i player italiani (penso ad esempio alle Pmi) nello sviluppo delle relazioni economiche con la Russia?
La proroga delle sanzioni non ha rappresentato un ostacolo assoluto per le relazioni commerciali con la Russia, che sono solide e radicate. Anche se non si può negare il decremento dell’import-export, grazie alla legge 488 agli sgravi fiscali applicati a chi voglia sedimentare il proprio business in Russia, i rapporti commerciali Italia-Russia possono riprendere lo sviluppo. Si è passati dal classico modello “made in Italy”, a quello che è stato ribattezzato “made with Italy”, che allude appunto agli incentivi alla delocalizzazione delle attività sul suolo russo. Le opportunità includono senz’altro anche le Pmi che possono ottenere finanziamenti anche dai vari fondi dedicati ai progetti di investimento.

 

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