Marotta nell’omologa del primo concordato con classe “interessata”

Una decisione destinata a fare scuola nel panorama delle ristrutturazioni aziendali italiane arriva dal Tribunale di Brindisi, che ha omologato un concordato preventivo introducendo un principio innovativo nell’applicazione del Codice della Crisi e dell’Insolvenza. A guidare l’operazione, per un’importante azienda, è stato l’avvocato Francesco Marotta, che ha ottenuto un risultato considerato di grande rilievo dagli operatori del settore.

Il collegio – presieduto dal Dott. Memmo, con il Dott. Giliberti e il relatore Dott. Natali – ha infatti affermato che, ai fini dell’omologa, è sufficiente il consenso di una classe interessata, senza che questa debba essere necessariamente pregiudicata dal piano. Un passaggio che offre nuove prospettive nella strutturazione delle classi e apre la strada a una maggiore complessità e funzionalità dei piani di risanamento, in linea con la logica del CCII.

L’operazione, coordinata dall’avvocato Marotta sotto il profilo strategico e procedurale, dimostra come sia possibile bilanciare gli interessi dei diversi ceti creditori, garantendo al contempo la continuità aziendale e la massima soddisfazione possibile. Il lavoro è stato sostenuto da un team multidisciplinare: il supporto legale dei colleghi Ferdinando Silvestre e Annalinda Costanzo, la redazione del piano a cura dei dottori Pietro Luca Bevilacqua e Gennaro Prato, l’attestazione della fattibilità del Dott. Maurizio Pagliara e la gestione della complessa transazione fiscale seguita dal team EY SLT guidato dai partner Maria Antonietta Biscozzi e Umberto Iannarilli. L’intero iter è stato supervisionato dal Commissario Giudiziale, Dott. Sandro Cavaliere.

La pronuncia del Tribunale di Brindisi si candida ora a diventare un punto di riferimento per le future procedure, rafforzando l’idea di un concordato preventivo sempre più moderno, flessibile e aderente allo spirito riformatore del Codice della Crisi.

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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