Markas vince al Consiglio di Stato con Malinconico

Il team di legali composto dal professor Carlo Malinconico e dagli avvocati Antonio Malaschini, Pietro Adami e Silvio Bozzi ha assistito Markas, società attiva nel mercato della fornitura di servizi alla sanità, davanti al Consiglio di Stato, in un giudizio avente ad oggetto l’illegittimità dell’affidamento diretto dei servizi di pulizia e sanificazione effettuato dalla ASL di Brindisi ad una propria società in house, in violazione della normativa vigente in materia di appalti e gare.

Dopo aver ricostruito i tratti essenziali dell’istituto dell’in house providing anche alla luce della legislazione e della giurisprudenza europea e nazionale, il Consiglio di Stato ha evidenziato l’insussistenza, nel caso di specie, dei presupposti previsti dalla legge per poter derogare alla regola fondamentale della gara, trattandosi di acquisizione di beni e servizi strumentali all’attività dell’amministrazione. Il Consiglio di Stato ha quindi disposto, in riforma della sentenza di primo grado resa dal TAR Puglia, l’accoglimento del ricorso proposto da Markas, con conseguente annullamento del provvedimento che aveva disposto l’affidamento diretto alla società in house. La sentenza è particolarmente importante agli effetti dell’apertura del mercato, perché costituisce un precedente per tutte le ipotesi di affidamento diretto di servizi strumentali da parte di regioni e enti locali, che devono quindi ritenersi vietati, con la sola eccezione dei servizi pubblici di interesse generale.

Alla pronuncia ha contribuiti anche il lavoro svolto da Lipani Catricalà & Partners (in delega gli avvocati Damiano Lipani e Sergio Grillo) e dall’avvocato Maria Stefania Masini di DNM Studio Legale, per conto di ANIP (Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati), è stato accolto dal Consiglio di Stato, III sezione, nella sentenza n.2291/2015.
Il Consiglio di Stato ha, infatti, accolto il primo motivo dell’appello presentato da Markas S.r.l., difesa dagli avvocati Malinconico, Adami, Malaschini e Bozzi, sul quale ANIP ha fondato il proprio intervento ad adiuvandum. 

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