Marcello Agnoli senior advisor di Deloitte Legal
Nuovo importante ingresso in Deloitte Legal. L’avvocato Marcello Agnoli (nella foto) assume il ruolo di senior advisor dello studio.
Il profilo dell’avvocato Agnoli è uno di quelli che pesano. Il suo nome è legato a doppio filo alla storia dell’avvocatura d’affari italiana. Già managing partner di Pavia e Ansaldo (dal 1982 al 2005) è stato fondatore di Agnoli Bernardi che poi ha portato alla fusione in Pirola Pennuto Zei. Conclusa quell’esperienza è passato in Agnoli Giuggioli.
Ora comincia un nuovo capitolo della sua storia professionale e lo fa nella società tra avvocati di Deloitte.
«Non nascondo l’emozione nel dare il benvenuto a Marcello nella nostra squadra – commenta Carlo Gagliardi, managing partner di Deloitte Legal –. Sono sicuro del fatto che la sua esperienza potrà essere uno straordinario faro per Deloitte Legal in questo periodo di espansione. Per tutti i professionisti della mia generazione Marcello rappresenta un’istituzione e lo studio che lui guidava un chiaro punto d’arrivo. Oggi Marcello ha accettato una nuova sfida, chiaro indice dello spirito pionieristico che lo ha sempre animato; la presenza e i consigli di Marcello costituiranno l’ulteriore chiave con la quale potremo leggere le tendenze di mercato, rafforzando il nostro bagaglio di esperienza e con esso continuare inesorabilmente nella nostra strategia di differenziazione e di innovazione nella professione legale».
«Nella mia vita non ho mai smesso di cercare di capire gli sviluppi della nostra straordinaria professione: la crescita dell’avvocatura d’affari che ho avuto il privilegio di guidare nella mia precedente esperienza è chiaramente di fronte a nuove sfide, senza precedenti, che devono essere affrontate alla ricerca della nuova via. Con questo spirito mi accingo ad avviare una sfidante collaborazione con Deloitte Legal in un momento di grande crescita e di importanti successi dello Studio guidato da Carlo Gagliardi che ringrazio per questa opportunità che colgo con grande gioia», ha concluso Agnoli.