Maradona, Wilde e Pilato: Le Lucerne manda in stampa i Processi Immaginari

Diego Armando Maradona, Oscar Wilde e Ponzio Pilato si apprestano a salire sul banco degli imputati. A raccontare i loro Processi Immaginari sono tre libri. Le prime tre opere edite da Le Lucerne.

Si tratta di un progetto indipendente, nato nei giorni più bui del lockdown lo scorso mese di marzo.

Le Lucerne è già editore della testata online massimedalpassato.it, fondata nel 2017 e dedicata alla storia civile e culturale del nostro paese attraverso la riscoperta delle sentenze del passato.
Il prossimo 30 settembre, invece, è previsto l’arrivo in libreria della sua prima collana: Processi Immaginari.

La collana nasce in collaborazione con il Festival Nazionale di Diritto e Letteratura “Città di Palmi”, prestigiosa manifestazione scientifico-culturale che si tiene ogni anno dal 2014, ed è curata dal magistrato Antonio Salvati, ideatore e sognatore del Festival.

Processi Immaginari raccoglie gli “atti” dei processi che si tengono ogni anno a conclusione della manifestazione, portando su un immaginario banco degli “imputati” le vicende di celebri personaggi della storia, della letteratura e della cultura popolare, che sono spunto per riflessioni su tematiche universali come l’etica, l’amore e la giustizia.

Nella finzione di un agone giudiziario in cui si dibatte davvero, ma con leggerezza, vestono di volta in volta i panni del PM, dell’avvocato difensore e del giudice importanti personalità del mondo del diritto e non solo. Per conoscere l’esito, mai scontato, del “processo” occorrerà arrivare fino in fondo alla lettura.

Il processo immaginario a Diego Armando Maradona, per esempio, diventa l’occasione per interrogarsi su problematiche non solo giuridiche, ma sociologiche e culturali di grande attualità, specie nella moderna società dell’immagine e della comunicazione. La fama e la celebrità impongono davvero il dovere di comportarsi in modo da essere da esempio per gli altri, specie per i più giovani? E soprattutto, esiste davvero un’etica dell’illegalità?

Nel caso di Oscar Wilde, invece, le parti discutono dell’esistenza dei valori universali, come l’amore, che possano essere postulati come superiori alla voce della legge.

E poi c’è il caso Pilato. Tra tutte le figure letterarie di magistrati che sbagliano, nessuna può vantare lo stesso spessore drammatico: colui che, per sua sventura, si è trovato di fronte l’Innocente per definizione e l’ha condannato. Ma, è andata veramente così? A leggere gli atti di questo processo immaginario qualche dubbio sorge davvero.

A discutere i casi, guidati da Salvati, troveremo caso per caso giuristi del calibro di Claudio Botti, Vincenzo Piscitelli, Gherardo Colombo e Francesco D’Alessandro.

 

 

 

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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