MAG: i primi 50 studi d’affari in Italia per fatturato. Deloitte supera i 300 mln. Il mercato vale 3,8 mld

di nicola di molfetta

Il mercato dei servizi legali d’affari ha chiuso il 2024 registrando una nuova crescita. Le prime 50 insegne per fatturato (in base alle stime elaborate da Legalcommunity.it in occasione dello speciale Best 50 di MAG) hanno mosso in totale un giro d’affari di oltre 3,803 miliardi di euro. L’incremento rispetto alla performance del 2023 (a parità di perimetro del campione) è stato dell’11,8%, in netto miglioramento rispetto al +8,7% del 2023. Un risultato che si allinea al passo tenuto dal settore nel 2022 (+12%) e nel 2021(+10%), che sono stati anni di grande accelerazione dopo la frenata causata dalla emergenza Covid.

TREND E VALORI MEDI

La prestazione appena archiviata conferma il trend di crescita di questa categoria dell’avvocatura nazionale che negli ultimi cinque anni ha visto aumentare l’entità del proprio giro d’affari del 46%. Il valore complessivo del fatturato mosso dalle prime 50 insegne attive in Italia è passato da 2,5 a 3,8 miliardi di euro.
Contando professionisti (avvocati, commercialisti, e in alcuni casi consulenti del lavoro) e praticanti, sono oltre 12mila le persone “impiegate” in queste 50 strutture.
Il fatturato medio per persona è risultato di 312mila euro (in linea con il 2023, ma in calo rispetto al dato evidenziato due anni prima, pari a 332mila euro). Mentre il fatturato medio per socio (s’è tenuto conto dei partner equity e non) è risultato pari a circa 1,8 milioni, in leggera crescita rispetto alle due rilevazioni precedenti. Andando più nello specifico, Latham & Watkins si conferma la realtà con il più alto livello di ricavi medi per socio in Italia: 8,1 milioni di euro. Gli 11 partner della squadra guidata dall’avvocato Stefano Sciolla, infatti, sono riusciti a produrre complessivamente ricavi per più di 89 milioni di euro, confermandosi tra i protagonisti di settori come il private equity e il capital markets. Lo studio conta, in totale, 91 fee earner (36 dei quali sono trainee) e ha consolidato una reputazione che lo annovera come una vera e propria macchina da deal. Grande selezione delle operazioni, tariffe di livello internazionale, dossier di primo piano. Senza dubbio una delle più interessanti best practice presenti sul mercato. Tra le insegne italiane, è Chiomenti a vantare il più alto livello di fatturato stimato per socio. Con quasi 3,4 milioni (in crescita rispetto al 2023) lo studio guidato da Filippo Modulo e Gregorio Consoli precede Gianni & Origoni (3,2 milioni), BonelliErede (2,6 milioni) e Legance (2,1 milioni). In evidenza anche la performance dei partner dello studio legale e tributario di EY che hanno fatto registrare, ancora una volta, un livello di ricavi medi per socio (sono 80 i partner dello studio) pari a 3,1 milioni. Solo in 20 studi su 50, il fatturato medio per socio è risultato superiore ai 2 milioni di euro. Tra questi si segnalano le boutique con focus nel diritto tributario, Russo De Rosa e Maisto, entrambe con un valore medio dei ricavi per socio nell’intorno dei 2,2 milioni di euro.

Secondo i dati ricostruiti da Legalcommunity.it per MAG, solo il 4% dei Best 50 del 2024 ha chiuso con una performance in calo rispetto all’anno precedente. A questi si aggiunge un 8% che ha archiviato l’anno in linea con l’esercizio precedente. Mentre l’88% ha portato a casa una crescita (nel 2023 era stato l’80%, e nel ‘22 il 76%). In particolare, va osservato che circa il 66% di questa maggioranza ha superato la soglia del +5% (l’anno prima era stato il 54%).

La fotografia scattata ai primi 50 studi, esponenti dell’avvocatura d’affari nazionale, ci conferma l’immagine di una “nicchia dorata” rispetto ai valori medi che caratterizzano la categoria forense (si veda il Rapporto 2025 di Cassa Forense). I dati relativi all’intero corpo dell’avvocatura italiana, infatti, ci dicono che il volume d’affari medio annuo di un avvocato si attesta sui 68.678 euro, per un reddito medio di poco inferiore a 47mila euro (in lieve crescita rispetto a un anno prima). In sostanza, i primi 50 studi legali per fatturato in Italia, da soli, generano quasi il 24% del volume d’affari complessivo della categoria che nell’ultimo anno ha totalizzato quasi 15,6 miliardi. Inoltre, quello dell’avvocatura d’affari si conferma un settore sempre più concentrato. Basti notare che le prime 20 insegne nella Best 50 realizzano il 78% del fatturato complessivo. Le prime dieci, addirittura, il 60%.



IL PODIO
Tornando al comparto della business law e alla lista dei Best 50, i fattori che hanno sostenuto l’ulteriore crescita nel 2024 (dopo un 2023 segnato dalle crisi di carattere geopolitico e monetario) sono ancora una volta rappresentati dall’eccezionale andamento dell’attività sul fronte corporate finance, con l’m&a trascinato in particolare dal private capital. Sempre ragguardevole, l’andamento del tax. In grande ripresa il banking & finance. Non a caso, queste tre aree di pratica sono risultate anche quelle in cui sono stati fatti i maggiori investimenti nei lateral hire di nuovi soci nel corso dell’anno (si veda il numero 223 di MAG). Real estate, energia e infrastrutture, oltreché finanza e telecomunicazioni rappresentano, invece, alcune delle industry più prolifiche (in termini di mandati) del periodo.
Il podio del 2024 della Best 50 registra un’importante conferma al vertice dove ormai gli studi legali collegati ai colossi della consulenza, le cosiddette big four, dominano con ricavi ben sopra i 200 milioni. La novità di quest’anno riguarda l’inquilino alloggiato sul gradino più alto con il tandem Deloitte (Sts+Legal) che non solo conquista la vetta ma che addirittura supera, per la prima volta nella storia del mercato dei servizi legali e tributari in Italia, quota 300 milioni registrando un fatturato aggregato di 340 milioni. Una performance a trazione fiscale, con la struttura guidata dal socio Alessandro Lualdi che si conferma locomotiva dell’organizzazione, ma che registra un ulteriore balzo dell’anima legal, coordinata da Carlo Gagliardi, ceo legal North & South Europe, con il deputy ceo per l’Italia, Francesco Paolo Bello.
A seguire, invece, troviamo EY Slt con un fatturato stimato di 286 milioni (+2,14% sul 2023) e Pwc Tls con 244 (+4,1%).
BonelliErede, mettendo a segno una crescita vicina al 5% e ricavi pari a 235 milioni di euro, si conferma prima insegna italiana indipendente. Lo studio guidato dalla managing partner Eliana Catalano e dal presidente Massimiliano Danusso (a cui, in questo numero di MAG, è dedicata la cover story)risulta ancora una volta il più prolifico in termini di fatturato stimato all’interno di quella che possiamo chiamare la italianélite. Il miglioramento dei risultati nel 2024, inoltre, risulta ancora più netto e pari al 14%, se considerato a perimetro costante. Completano il quadro,tornando a prendersi tutti un posto nella top 10 della Best 50 di MAG e Legalcommunity, Chiomenti, Legance, e Gianni & Origoni, a cui si aggiunge anche…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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