MACCHI APRE IL MERCATO DEL CABOTAGGIO FERROVIARIO

Simone Gambuto (in foto), socio responsabile del dipartimento di diritto europeo e della concorrenza dello studio Macchi di Cellere Gangemi, ha assistito la filiale italiana del gruppo ferroviario francese SNCF nella sfida al monopolio delle imprese italiane sul trasporto nazionale passeggeri (il cosiddetto cabotaggio). L’Ufficio di Regolazione dei Servizi Ferroviari (URSF) del Ministero dei Trasporti (ora sostituito dalla Autorità dei Trasporti) aveva infatti negato alla impresa ferroviaria l’autorizzazione al cabotaggio sulla linea Milano – Parigi, vietando ai passeggeri che salivano in stazioni italiane di scendere in altre stazioni italiane situate lungo il percorso, visto che la società francese non aveva la licenza nazionale al trasporto passeggeri.

Basandosi sui principi di apertura concorrenziale espressi nella direttiva europea sul mercato unico ferroviario e sulla legislazione derivata, l’impresa ferroviaria ha ottenuto una segnalazione (ex art. 21) dall’Autorità antitrust sulla corretta applicazione della direttiva e una coerente Ordinanza d’urgenza del Tar Lazio, che ha obbligato l’Amministrazione a rilasciare l’autorizzazione.

Questo caso, primo in Italia e in Europa, apre ora la possibilità per una impresa ferroviaria dotata (solamente) di licenza internazionale di effettuare, a certe condizioni, il cabotaggio in un diverso paese. Il caso stabilisce un importante precedente per gli operatori internazionali che non hanno una licenza nazionale (e che ancora non la possono avere) e che, nell’ambito del loro servizio internazionale, possono ora far scendere e salire passeggeri sulle tratte nazionali lungo il percorso. L’impatto è potenzialmente enorme.

Il team di Macchi coordinato dall’avvocato Gambuto era composto anche dall’associate Giovanni Bruni e dal partner Doris Mansueto.

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