Lo studio Gpd dà vita a un advisory board: Stephanie Fougou è la presidente
Lo studio Gpd – in strategic alliance with Troutman Pepper ha dato vita a un advisory board.
Ne fanno parte Stephanie Fougou (nella foto), group general counsel & board secretary di Ingenico; Paolo Fresco, ex presidente FIAT; gli avvocati Joseph del Raso, James Rosener e Jeremy Heep, partner di Troutman Pepper; Luca Mignini, già Coo di Campbell’s Soup Company; Stefan Wenaweser, partner di Marxer & Partner; Luca Liberali, partner, Adon Capital, Giorgio Berta, partner, BNC e Jessica Martini, ex head of control & compliance, Citibank
Lo studio Gpd è una nuova insegna del mercato legale italiano, nata dalla dall’unione degli studi Gemma & Partners, Provaggi e De André (Leggi qui).

Nei giorni scorsi si è tenuta la prima riunione del gruppo che punta a promuovere la riflessione strategica sullo sviluppo professionale e sull’evoluzione del business dei servizi legali verso l’internazionalità, la multidisciplinarietà e l’eccellenza.
La selezione dei board member, si legge in una nota dello studio, «è avvenuta sulla base di una ricerca di leader nei rispettivi settori che potessero contribuire alla visione, all’analisi ed al confronto con il mercato, le nuove sfide, la crescita e il posizionamento dello studio».
Il progetto è da intendersi come un’iniziativa inclusiva per coinvolgere i professionisti dello Studio a ripensare l’esercizio del mestiere del diritto alla luce della executive experience, della diversità di background e della conoscenza dei mercati dei membri dell’Advisory Board. Si tratta di un’iniziativa che ha pochi precedenti nell’industria legale italiana (lo studio Gatti Pavesi Bianchi ha creato il suo advisory board nel 2018) e si ispira alla best practice di law firm internazionali che hanno già deciso di avvalersi di un advisory board esterno e indipendente per la propria crescita strategica.