LINKLATERS PORTA ROSNEFT IN CAMFIN

Linklaters ha assistito il gigante petrolifero russo nell’acquisizione del 50% delle azioni di Camfin Spa, società che a sua volta detiene il 26,18% delle azioni di Pirelli. Guidato dai soci Grigory Gadzhiev (Mosca), Giovanni Pedersoli (nella foro) e Pietro Belloni (Milano), il team di Linklaters era composto dal lato corporate dalla managing associate Marta Sassella, dalle associate Giorgia Lugli e Mariasofia Ricci, mentre dal punto di vista degli aspetti antitrust ha seguito la pratica Lucio D’Amario (Counsel).

Mentre Chiomenti ha assistito con Michele Carpinelli, Francesco Tedeschini coadiuvati da Renato Genovese e Alessandro Zappasodi, Nuove Partecipazioni S.p.A. (societa’ controllata da Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A.), d’Urso Gatti e Bianchi con Francesco Gatti e Gianni Martoglia ha affiancato Unicredit e Intesa Sanpaolo nello scioglimento della partnership in Lauro61/Camfin. In questo deal, poi, Pavesi Gitti Verzoni ha affiancato Clessidra con un team guidato dal socio Carlo Pavesi. Clessidra esce con una plusvalenza non indifferente: il fondo di private equity di Claudio Sposito era entrato a 8 euro e adesso rivende a un prezzo "implicito" di 12.

Il colosso petrolifero russo, quindi, con un assegno da 552 milioni di euro, diventa co-azionista della storica industria di pneumatici. Una svolta epocale. Marco Tronchetti Provera rimane al comando nel ruolo di presidente e amministratore delegato, ma il suo potere darà diviso esattamente a metà col socio russo. Anche il consiglio d'amministrazione sarà paritetico: 3 posti agli italiani (tra cui il diritto di nomina del ceo, cui è legata una «put» di Rosneft in caso di dimissioni), 3 ai russi.

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