Liberty House acquisisce stabilimenti ArcelorMittal. Gli studi coinvolti
Ashurst ha assistito Liberty House, gruppo metallurgico e industriale internazionale appartenente alla GFG Alliance di Sanjeev Gupta, nell’acquisizione di alcuni stabilimenti di proprietà del gruppo ArcelorMittal, situati in Italia, Repubblica Ceca, Romania, Macedonia, Lussemburgo, Belgio e Francia.
Il team italiano di Ashurst, si legge in un comunicato, si è occupato degli aspetti di diritto italiano e di due diligence, anche sui temi autorizzativi e di diritto ambientale degli asset italiani, con i soci Carloandrea Meacci (nella foto), Elena Giuffrè e Paolo Manganelli, con la counsel Annamaria Pinzuti (nella foto) nel ruolo di matter manager per gli aspetti transactional/M&A dell’operazione, coadiuvata dalla associate Anna Giulia Chiarugi e dalla trainee Arianna Mauri, e per l’attività di due diligence con la senior associate Chiara Familiari, l’associate Rosario Morasca e il trainee Riccardo Rao. Gli aspetti fiscali sono stati seguiti dal counsel Fabio Balza.
Cleary Gottlieb ha assistito ArcelorMittal in tutti gli aspetti dell’operazione: dalla negoziazione del pacchetto di rimedi con la Commissione Europea nel contesto dell’approvazione dell’acquisizione Ilva, gestione della successiva procedura di vendita competitiva dei sette stabilimenti, connessa riorganizzazione europea del gruppo ArcelorMittal, fino alla negoziazione e closing dell’operazione di dismissione dei sette stabilimenti europei in favore di Liberty House. Il team dello studio è stato guidato da Giuseppe Scassellati Sforzolini, Sam Bagot e Luca Sportelli, con il supporto di Giulia Rimoldi e Bianca Urbani per gli aspetti relativi alla dismissione dello stabilimento italiano di Piombino, Paola Albano per gli aspetti di diritto tributario e Gianluca Atzori per gli aspetti di diritto ambientale.
PwC TLS Avvocati e Commercialisti, con un team composto da Fabio Alberto Regoli e dalle associate Greta Guazzotti e Isabelle Roccazzella, ha assistito ArcelorMittal CLN Distribuzione Italia nel negoziato relativo al trasferimento a Liberty di quattro siti produttivi italiani (Arcore, Graffignana, Quarto Inferiore Granarolo dell’Emilia e Rieti).