LEXELLENT, SVOLTA STRATEGICA CON DUE NUOVI OF COUNSEL
Come anticipato da Mag by legalcommunity (scarica il numero, gratis), lo studio Lexellent ha annunciato il trasferimento nella nuova sede di via Borghetto a Milano e il nuovo corso strategico sul fronte dell'offerta di servizi.
Lo studio milanese di diritto del lavoro, nato nel 2011, che oggi conta 16 professionisti ed è parte di un network internazionale europeo (Ellint) amplia il proprio raggio d'azione agli ambiti della sicurezza, formazione, politiche retributive, welfare, protezione della proprietà intellettuale, outsourcing e previdenza.
Sergio Barozzi, managing partner e fondatore di Lexellent, spiega così il nuovo corso dello studio: «Alle imprese non basta più l’assistenza in tribunale in caso di contenzioso o la consulenza contrattuale. Una metamorfosi del diritto del lavoro è in atto in tutto il mondo. In Italia è ancora più marcata perché la gestione dei rapporti azienda-collaboratori è chiaramente sovra-regolamentata: siamo probabilmente l’unico Paese al mondo con un codice del lavoro che aggrega un numero di norme vicino alle 50 mila. Questo è indubbiamente uno dei fattori negativi che pesa sulla competitività e che spaventa le multinazionali che investono nel nostro Paese».
La mancata attuazione di riforme in questo campo, secondo una ricerca del Fondo monetario internazionale del 2013 è «uno dei fattori principali dello sviluppo che non c’è» e che arriva a costare 2,3 punti percentuali di PIL all’anno: 34 miliardi di euro.
«Quando si pensa all’avvocato del lavoro», aggiunge Barozzi, «quasi sempre ci si riferisce a una visone ‘antica’ della funzione, come a qualcosa che serve solo quando un contenzioso è già in atto. Dunque una funzione traumatica e costosa. Ma il nostro mestiere è quello di aiutare le aziende a gestire tutto il rapporto con i dipendenti in tutta la sua complessità. Si pensi solo alla difesa del patrimonio aziendale, la cui integrità dipende dalla fedeltà dei dipendenti: una materia fino ad oggi trattata per compartimenti stagni, come se non riguardasse l’integrità dell’intera azienda e del suo patrimonio. O alla sicurezza sul lavoro, di solito affidata a ingegneri che operano separatamente da chi poi deve assistere l'imprenditore in giudizio». E poi conclude: «Siamo come medici che si occupano non solo di diagnosticare e curare malattie, ma anche di prevenirle e a non portare in tribunale, se non in casi eccezionali, i rapporti con i lavoratori. Si parte aiutandole nel processo di assunzione, perché non ci siano fraintendimenti successivi. Aiutiamo poi l’azienda a creare policy di comportamento che permettano un migliore svolgimento dei rapporti interni su argomenti che possono diventare causa di attriti potenzialmente gravi: concorrenza sleale, mancata attuazione di norme di sicurezza sul posto di lavoro, molestie sessuali, privacy, uso improprio di social network e strumenti di comunicazione, riservatezza, discriminazione. Su tutti questi temi offriamo formazione specifica con metodi innovativi».
In questo senso va letta l’aggregazione di due avvocati of counsel ovvero associati allo studio per funzioni diverse da quelle tipiche dell’avvocato del lavoro ma comunque inerenti alla corretta gestione dei rapporti fra azienda e personale. Si tratta, come anticipato da Mag By legalcommunity.it di Renato D’Andrea, esperto di proprietà intellettuale e concorrenza sleale, e Francesco Bacchini, docente di diritto del Lavoro a Milano Bicocca.