LEXELLENT: NEL 2012 NUOVI UFFICI, NUOVI SOCI E 2,4 MILIONI DI OBIETTIVO
Lexellent nasce nel 2011 come spin off di un gruppo storico di giuslavoristi dello studio legale Bianchini Eversheds. Il gruppo fondato da Giovanni Battista Benvenuto, Giulietta Bergamaschi, Sergio Barozzi e Giorgio Scherini ha aperto i nuovi uffici con un totale di 12 professionisti. Abbiamo deciso di provare a capire meglio da Sergio Barozzi quali sono le strategie di posizionamento e di crescita dello studio.
1. Avvocato Barozzi, quando nasce Lexellent?
Alla domanda mi piacerebbe rispondere oltre 30 anni fa. Questo perché il gruppo originario di lavoro è insieme dal 1975. Lexellent come nuova realtà comunque nasce nel giugno dell’anno scorso.
2. In quanti eravate e quanti siete?
Dodici eravamo nel vecchio studio e in dodici siamo rimasti.
3. Quali sono i vostri progetti di crescita da qui a tre anni?
I primi mesi sono serviti per consolidare il rapporto con i nostri clienti storici ed iniziare a fare conoscere la nuova realtà. I prossimi passaggi sono il rafforzamento e la diffusione territoriale. Abbiamo una sede a Roma e stiamo valutando di rafforzare la nostra presenza anche in altre città. Gli anni in uno studio internazionale ci hanno lasciato molti contatti con colleghi stranieri ed anche su questo stiamo lavorando.
4. Qual è la differenza di posizionamento sul mercato rispetto al passato?
Pensiamo che nei prossimi tre anni saremo uno degli studi di riferimento nel diritto del lavoro in Italia. Vogliamo emergere per autorevolezza, innovazione e capacità di adattamento alle esigenze dei clienti. Nel 2015 Lexellent sarà uno del big player del mercato.
5. Come pensate di essere oggi collocati e percepiti sul mercato?
La nostra peculiarità è di avere per anni assistito solo i lavoratori e di essere poi passati a sostenere le aziende. Ma non solo, abbiamo lavorato in un contesto internazionale e siamo rimasti un team affiatato negli anni, un gruppo stabile e con un rapporto tra soci e collaboratori molto contenuto (1 socio per 3 collaboratori). Si tratta di un unicum nel panorama degli studi di diritto del lavoro. A tutto questo aggiungerei capacità di adattamento, rapidità, innovazione al passo con i tempi e prezzi contenuti. Lo studio one stop e le boutique sono diversi tra loro, oggi abbiamo più flessibilità in termini di organizzazione del lavoro e prezzi, e la possibilità di poter focalizzare tutte le nostre risorse su quello che sappiamo fare meglio. Anche per quanto riguarda il nostro specifico posizionamento è tutto molto più facile. Nel passato dovevamo inevitabilmente fare i conti con le scelte fatte a Londra che talvolta confliggevano con i nostri interessi nel mercato italiano. Altro aspetto importante è che non siamo più visti come concorrenti degli altri studi e comincia anche questo a diventare un canale di lavoro.
6. Un paio di settimane fa avete lanciato le biciclette Lexellent. Ci sono altre iniziative significative?
Dal punto di vista della comunicazione ci stiamo muovendo nell’ambito sportivo: siamo forse l’unico studio legale che sponsorizza una squadra di rugby composta da giovani e universitari. A breve contiamo di far partire un progetto, sempre legato al rugby, in Madagascar. E poi le biciclette: in vista dell’avvio dell’Area C abbiamo regalato delle biciclette a testimonianza dell’attenzione alla realtà che ci circonda e all’innovazione, in tutte le sue forme, che ci caratterizza. E per finire, vanno ricordati i nostri corsi di formazione per i clienti, svolti in modo creativo nei programmi, nei contenuti e nelle metodologie.
7. Come avete chiuso il primo anno e quali sono gli obiettivi per il 2012?
Il primo anno abbiamo raggiunto un risultato perfettamente in linea con le aspettative, per il 2012 puntiamo ad un obiettivo di 2 milioni e 400 mila euro.
8. State cercando altra gente per lo studio?
Stiamo cercando colleghi di una generazione prima della nostra con un loro fatturato per un allargamento nella compagine sociale.