Legance vince per UniCamillus al Tar Roma sulle chiamate dirette di tre professori

Legance, con un team composto dal partner Alessandro Botto, dal senior associate Giacomo Testa (nella foto) e dall’associate Danilo De Benedittis, ha assistito con successo UniCamillus – Saint Camillus International University of Health Sciences in tre giudizi incardinati dinanzi al TAR Lazio – Roma. I giudizi vertevano sull’annullamento dei provvedimenti con i quali con il Ministero dell’Università e della Ricerca aveva dichiarato inammissibili le proposte di chiamata diretta per chiara fama nel ruolo di professore ordinario formulate da UniCamillus, rispettivamente per la dott.ssa Maria Rosaria Capobianchi, per il dott. Antonino Di Caro e per il dott. Giuseppe Ippolito.

Il punto centrale della controversia riguardava la corretta interpretazione della normativa di riferimento che consente alle Università di procedere alla copertura dei posti di professore ordinario mediante chiamata diretta di studiosi di chiara fama che abbiano ricoperto per almeno un triennio incarichi direttivi in qualificati istituti di ricerca internazionali. A tale riguardo, il MUR aveva, infatti, ritenuto che l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, dove da oltre un triennio operano i tre candidati, fosse un istituto a carattere scientifico pubblico italiano e che, quindi, fosse carente il requisito della internazionalità richiesto dalla norma.

Il TAR Lazio, con sentenza del 22 aprile 2021, n. 4739, accogliendo pienamente le difese formulate dall’Ateneo, ha annullato i provvedimenti impugnati sulla base del rilievo che l’internazionalità non può che essere intesa come caratura internazionale dell’attività svolta dall’istituto di ricerca e che, pertanto, l’Istituto “L. Spallanzani” deve essere senz’altro annoverato tra gli istituti di livello internazionale per l’assoluta eccellenza delle ricerche svolte e per la fitta rete di rapporti internazionali tenuti.

redazione@lcpublishinggroup.it

SHARE