Legance vince al Tar del Lazio a difesa del diritto d’autore

Legance ha ottenuto un esito favorevole davanti al Tar del Lazio che ha accolto in pieno le argomentazioni difensive di AGCOM, SIAE e Confindustria Cultura Italia, quest’ultima assistita dal prof. Avv. Alessandro Botto (partner) e dalla senior associare Silvia Hofmann per i profili di diritto amministrativo, coadiuvati dal Dipartimento di Proprietà Intellettuale, diretto dall’Avv. Paolo Marzano (partner).

Con il ricorso in oggetto, Altroconsumo e le altre associazioni di consumatori e provider avevano impugnato dinanzi al TAR Lazio il regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica adottato dall’AGCOM con delibera n. 680/13/CONS del 12 dicembre 2013, sostenendo che l’Autorità fosse priva di potere regolamentare e sanzionatorio in materia. In un primo momento, il TAR Lazio ha sottoposto la questione alla Corte costituzionale, sollevando il dubbio che le norme attributive del potere regolamentare e sanzionatorio ad AGCOM fossero in contrasto con i princìpi costituzionali di riserva di legge e di tutela giurisdizionale.

La Corte costituzionale, tuttavia, ha definito il relativo giudizio con una dichiarazione di inammissibilità delle questioni sollevate dal TAR Lazio, ritenute contraddittorie e ambigue sotto molteplici profili. In seguito alla riassunzione del giudizio dinanzi al TAR Lazio, il giudice amministrativo ha respinto il ricorso ritenendolo infondato nel merito, riconoscendo esplicitamente la sussistenza e la validità dei poteri regolamentari esercitati dall’AGCOM.

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