Legance, limportanza di «essere unistituzione»
Un’operazione segnalata ogni due giorni dall’inizio del 2015. Dall’acquisizione di Uccmb da parte di Fortress e Prelios, alla fusione tra Sorin e Cyberonics. Più di 40 deal di solo m&a messi a segno nel corso dell’intero 2014. Una squadra che si avvicina a quota 200 avvocati e ricavi in crescita del 20% per 60 milioni di incassato. «Oramai», dice in questa intervista esclusiva a Mag by legalcommunity.it Filippo Troisi, socio cofondatore di Legance, «i clienti ci considerano alla stregua di studi che sono sul mercato da molto prima. I fatti e i numeri attestano che siamo uno dei big del mercato italiano».
Legance, nato a dicembre 2007 con un clamoroso spin off dall’allora Gianni Origoni Grippo, ha puntato tutto sul “capitale umano”. ?«Fin dall’inizio, abbiamo dato allo studio legale un’impostazione istituzionale», sottolinea l’avvocato, «distribuito le responsabilità, condiviso le strategie, adottato un sistema di remunerazione fair e creato un humus di squadra che ci consente di fare la differenza». ?E se gli si fa notare che alcuni concorrenti ritengono che il “segreto del successo” di Legance sia stato anche una politica di pricing aggressiva, Troisi ribatte: «Al massimo è vero il contrario. Abbiamo perso mandati perché le offerte fatte da altri erano irragionevolmente basse. Detto questo, riteniamo che essere flessibili sia fondamentale e che per misurare con un criterio di oggettività le circostanze, bisogna guardare i numeri».
Cominciamo?
Nel 2014 Legance ha continuato ad espandere il proprio parco clientela e ad ampliarlo non solo da un punto di vista quantitativo. Per esempio, abbiamo chiuso 42 operazioni di m&a.
Può fare qualche nome?
Per limitarci a deal che hanno avuto evidenza pubblica, posso ricordare Fiat, Generali, Fortress, Blackstone o ancora Axa e Bayer.
Ma non sono tutti clienti nuovi…
No, sono clienti con cui negli anni si è consolidato un rapporto. È importante citarli perché è vero che conta il numero di clienti che si assiste ma credo che sia rilevante anche far capire chiaramente chi si assiste. Così come è importante andare a vedere quali sono le operazioni che uno svolge.
Per esempio?
Quando si rappresenta Fiat nella fusione con Fiat Investments, oppure per Banca Carige si segue la vendita del ramo assicurativo ad Apollo o ancora si assiste l’acquisizione di Sky Italia da parte di BSkyB, credo si possa dire di essere a pieno titolo considerati tra i protagonisti del mercato.
Se si parla di fatti, però, bisogna anche parlare anche di cifre: come si è chiuso il 2014??
Nel 2014, il nostro incassato è stato di circa 60 milioni (+20% rispetto al dato stimato dal Centro ricerche legalcommunity.it per il 2013, ndr). Mediamente, l’anno scorso abbiamo avuto 180 avvocati e quindi abbiamo avuto una media d’incassato per avvocato di 333mila euro. Il che significa che abbiamo avuto avvocati pienamente occupati per tutto l’esercizio. Ma il dato dello scorso anno conferma un trend positivo.
Come lo racconterebbe questo trend?
Siamo nati il primo dicembre 2007. Siamo partiti in 80 avvocati con lo scoppio della crisi seguita al crac Lehman Brothers. Oggi siamo in 190. Il primo numero che testimonia la nostra crescita è questo. Avevamo inizialmente due uffici. Adesso ne abbiamo tre, con la sede di Londra. Il 2014 è stato il quarto anno di seguito chiuso con ricavi e utili in crescita.
A quanto ammontano questi ultimi?
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