LEGALITAX VINCE PER SOLVAY IN CASSAZIONE
Legalitax, studio legale e tributario, ha assistito con successo la società Solvay Chimica Italia S.p.A. davanti alla Corte di Cassazione. La causa trae origine dalla domanda proposta in giudizio dalla stessa Solvay e volta, a seguito di una indagine ispettiva avvenuta alcuni anni fa, ad ottenere una diversa e più favorevole classificazione delle attività del proprio stabilimento produttivo rispetto a quella operata dall’Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Per Legalitax ha operato il partner Luciano Racchi (nella foto). Sia il Tribunale di Livorno, sia successivamente la Corte d’Appello di Firenze, hanno accolto le domande formulate dall’avvocato Racchi per Solvay e condannato l’INAIL alla restituzione della somma costituita dalla differenza tra il premio effettivamente dovuto e quello, invece, indebitamente pagato negli anni sulla scorta della classificazione ritenuta errata.
I giudici della suprema Corte con la sentenza n. 13734/2014, nel confermare l’orientamento della Corte d’Appello fiorentina, hanno affermato che quando la lavorazione di un prodotto non sia meramente complementare ad altra ritenuta principale, ma costituisca lavorazione a sé stante volta ad uno specifico fine produttivo, è proprio tale fine produttivo che deve essere tenuto conto nello stabilire la corretta classificazione. Viene a definirsi un principio di nuova formulazione incentrato sulla specialità del ciclo produttivo in quanto finalizzato all’ottenimento di un certo risultato (prodotto finale o intermedio) rispetto alla singola lavorazione relativa alla materia prima a tale scopo impiegata.