Legalcommunity ne compie 10. È l’osservatorio italiano del mercato legale
Tanti auguri Legalcommunity. Era il 2011. E proprio all’inizio di ottobre, Aldo Scaringella dava vita a questo progetto editoriale. Da solo. La ricorrenza merita qualche minuto del nostro tempo. Credo ne conveniate.
Fondare un nuovo progetto editoriale non è mai un compito semplice. Soprattutto se bisogna farsi largo in un mercato che è già presidiato da altri operatori.
In che modo l’impresa può riuscire? Distinguendosi. Scartando di lato e provando a “rilanciare”. Proponendo un nuovo modello. Evitando il rischio di risultare una copia sbiadita.
La ricetta che è stata scelta e che, qualche anno più tardi, mi ha convinto a prendere in mano le redini editoriali del progetto, si è fondata su tre pilastri. Prima il digitale. Sempre sulle notizie. E approccio inclusivo.
Alcune cose, oggi, possono sembrare scontate. A noi piace pensare che questo sia l’effetto dei risultati che il fenomeno Legalcommunity ha ottenuto sulla scena nazionale.
Siamo diventati la casa dell’avvocatura d’affari.L’osservatorio italiano del mercato legale.
Per certi versi, come ho ricordato nella “intervista doppia” realizzata assieme ad Aldo Scaringella qualche mese fa (e che qui vi riproponiamo), siamo stati quelli che hanno dato forma e intellegibilità a un settore che in pochi conoscevano e ancora in meno erano sinceramente interessati a raccontare andando “oltre la superficie”.
La dimensione digitale del progetto è stata un acceleratore. Perché l’ha reso contemporaneo e soprattutto capace di tenere il passo del mercato che, nel secondo decennio di questo secolo, ha cominciato a correre a una velocità doppia, se non tripla, rispetto al passato.
Ma è stata la capacità di stare al sulle notizie ad attribuirgli la certificazione della indispensabilità come nuova proposta editoriale.
L’esordio online di Legalcommunity non è stato un fatto che ha preteso di imporsi come rilevante di per sé. Esso è coinciso con il lancio in assoluta anteprima di una delle notizie che avrebbe influito sugli sviluppi del settore per molti degli anni seguenti provocando una serie di eventi a catena. Fatti che avrebbero trasformato completamente il mercato e il suo assetto nel decennio successivo. Mi riferisco alla notizia “Cappelli lascia Grimaldi”, battuta il 17 ottobre 2011, in assoluta anteprima.
Non è stato un caso unico. Sono tanti i fatti che sono diventati storie e che Legalcommunity ha raccontato per primo. Eventi che abbiamo inserito in una lettura diventata poi la narrazione del comparto. Su Legalcommunity abbiamo fatto nascere le super boutique (nel senso che noi abbiamo coniato la definizione), abbiamo raccontato i processi d’istituzionalizzazione delle grandi insegne nazionali e gli arrivi di nuove insegne straniere. Legalcommunity è stato il luogo dove avete assistito alla costituzione del primo studio legale in forma di cooperativa e delle prime società tra avvocati per azioni partecipate da soci non togati. Legalcommunity ha raccontato per primo, l’avvento dei robot negli studi legali, delle legal tech e del ritorno (da protagonisti) degli studi delle big four tra i protagonisti del settore. Mentre nelle ultime settimane è stata la volta del fenomeno delle swiss verein e del nuovo livello a cui sta arrivando il concetto di internazionalizzazione.
Anche il MAG che leggete in questo momento è figlio di Legalcommunity così come buona parte degli altri prodotti editoriali targati LC. Iniziative sorelle accomunate da uno stesso DNA, perché figlie di un’iniziativa nata con un’intenzione autentica: occuparsi degli avvocati intesi non solo come corporazione, ma come vero e proprio universo socio culturale. È per questo che raccontare la comunità finanziaria ci è parso naturale; che includere il mondo in house è stato conseguenziale; e che persino l’attenzione al mondo dell’impresa e in particolare al settore food si è rivelata in un certo senso coerente. Legalcommunity è la lente attraverso la quale abbiamo cominciato a osservare il mondo e che ci ha permesso di esprimere una analisi inedita della business community. Mossi soltanto dal desiderio di renderla più trasparente e comprensibile. Piena di nomi e di volti. Parte di un ecosistema editoriale capace di mettere in connessione tra loro i protagonisti del mercato. E che vede in tutti voi i nostri stakeholder e compagni di viaggio.
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