L'AVVOCATO DELL'ANNO: i 50 protagonisti del 2021

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L’AVVOCATO DELL’ANNO: i 50 protagonisti del 2021

Sotto la lente 50 profili che raccontano una generazione di business lawyers giunta alla sua piena maturità. L’età media è di 56 anni. Gli Over 70 sono, per convenzione, lasciati fuori. I professionisti individuati dall’osservatorio di MAG e Legalcommunity sono coloro che si sono messi in luce oltre che in virtù della reputazione professionale (di cui tutti i profili che seguono godono ai massimi livelli) e della capacità di generare business, per l’attitudine alla gestione, la forza delle relazioni, l’apertura all’innovazione, l’attenzione verso la comunicazione e l’apertura internazionale.
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FILIPPO TROISI

Visione e leadership. Autorevolezza e network. Socio co-fondatore di Legance. Senior partner. Volto e voce dello studio che, tra le grandi insegne indipendenti, ha realizzato la crescita maggiore nell’anno della crisi Covid: +7%, con ricavi che per la prima volta dalla fondazione hanno superato i 100 milioni di euro (102, si veda il numero 162 di MAG). Per l’avvocato, di origine napoletana, si è trattato di un anno di conferme. Da un lato per la sua capacità di incarnare il profilo moderno dell’avvocato d’affari: attento alla gestione democratica dello studio basata sulla costruzione del consenso e capace di definire una linea strategica operando scelte senza calcoli di convenienza personale ma guardando al progetto. Dall’altro per le sue qualità di business maker: ha firmato deal come l’acquisizione di Aspi, agendo al fianco di Blackstone; l’acquisizione di Lutech da parte di Apax; quella di Depobank da parte di Banca Farmafactoring; nonché la maxi fusione Nexi-Sia. Ha gestito il lateral hire di Alberta Figari da Clifford Chance e quello di Sven von Mensenkampff da Pavia e Ansaldo. Più di recente, poi, ha mandato in porto l’arrivo di Andrea Sacco Ginevri da Chiomenti e Roberto Randazzo da R&P Legal, a cui ha affidato il settore Esg e Impact. Assieme ai soci nella cabina di regia dello studio ha definito le regole che saranno alla base del passaggio generazionale dello studio.

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STEFANO SIMONTACCHI

L’enciclopedia Treccani online gli ha dedicato una voce. È il professionista che più di tutti ha influito sul nuovo corso dello studio BonelliErede consolidandone il processo di istituzionalizzazione, indirizzando la sua internazionalizzazione verso mercati emergenti ad alto potenziale (Africa e Medio Oriente), spingendolo verso l’integrazione della tecnologia e lo sviluppo di una linea di business alternativa affidata a un progetto ad hoc (beLab).
Lo scorso mese di maggio l’assemblea dei soci dello studio, pur rivedendo la governance dell’organizzazione, lo ha confermato nel ruolo di presidente. Durante la sua gestione, BonelliErede è stata riconosciuta, tre anni di fila, quale unica law firm italiana nel Mainland Europe Law Firm Brand Index di Thomson Reuters. Nell’ultimo anno ha contribuito al lancio di Sinergia Venture Fund. Numerose le cariche sociali che riveste. È presidente della Fondazione Buzzi e fa (o ha fatto) parte dei consigli di amministrazione di Rcs MediaGroup, Prada, ISPI, Cordusio Sim, Fattorie Osella, Assoedilizia e Isituto Leone XIII.

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FRANCESCO TEDESCHINI

Colonna portante dello studio Chiomenti, ha guidato il processo che ha condotto alla definizione della nuova governance varata la scorsa primavera. Già socio di riferimento dell’organizzazione, è stato eletto alla carica di presidente. Il lavoro fatto sul fronte delle regole di governo interno ha rappresentato «un ulteriore passo verso l’istituzionalizzazione dello studio», ha dichiarato il professionista.
Nel processo di ridefinizione di compiti e ruoli, Tedeschini è stato l’autorevole garante dell’adeguamento della legacy culturale e professionale di Chiomenti all’«effettiva esigenza di compartecipazione alla gestione» espressa dai componenti dell’associazione.
Punto di riferimento per il governo interno di Chiomenti. È un pilastro anche sul piano dell’attività professionale. Nel corso dell’ultimo anno, è stato tra gli artefici del progetto Patrimonio Rilancio di Cassa depositi e prestiti, iniziativa di sistema, destinata a finanziare le imprese mediante interventi equity e subordinati con una provvista apportata dal Ministero dell’economia e delle finanze fino a un massimo di 44 miliardi di euro. Ha affiancato Allianz nell’acquisizione del ramo “danni” di Aviva. Ha assistito Unipol Sai nell’acquisizione del 4% di Pop Sondrio e anche nel progetto Unipol Domus (il nuovo stadio) di Cagliari.

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FRANCESCO GIANNI

Socio senior e fondatore dello studio Gianni & Origoni. È uno dei decani dell’avvocatura d’affari italiana. Ha cominciato la sua carriera da Bisconti, ha conosciuto e vissuto la professione nei grattacieli di Chicago e New York. Poi, nel 1988, ha dato vita a una delle insegne italiane più potenti nel settore della business law. È un trascinatore. Un autentico rainmaker. La pioggia che fa cadere sulle scrivanie dello studio ha la forma di mandati. Solo nei primi nove mesi di quest’anno (e solo sul fronte fusioni e acquisizioni) se ne contano 45 per un valore che sfiora i 32 miliardi di euro. I professionisti che, in Italia, hanno una tale capacità origination e allo stesso tempo una altrettanto ragguardevole forza di esecuzione si contano sulle dita di una mano.
Non a caso, l’abbiamo visto in prima linea in numerose operazioni. È al lavoro per Zurich nell’integrazione di Deutsche Bank Financial Advisors; ha assistito Innolva nell’integrazione di Intesa Sanpaolo Forvalue; ha seguito Assicurazioni Generali nell’acquisizione del 76,3% di Cattolica. E ovviamente non poteva non essere presente sui due mega deal dell’anno: vale a dire al fianco di Sia Spa nell’integrazione con Nexi e con Atlantia nella cessione dell’88% di Aspi alla cordata guidata da Cassa depositi e Prestiti.

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FEDERICO SUTTI

È il socio fondatore della practice italiana di Dentons. Dall’apertura della law firm nella Penisola, nel 2015, veste i panni del managing partner e dalla fine del 2019 è entrato a far parte del global board dell’organizzazione. Ha tenuto testa alla crisi pandemica, archiviando il 2020 con ricavi in crescita del 4,6% sopra quota 43 milioni. Oggi racconta di avere nuovamente lo studio impegnato a pieni giri su tutti i fronti di attività. Ha portato Dentons nel business della gestione degli npl realizzando una partnership con l’avvocato Santi Puglisi (SpgLegal) da cui è nato il progetto Convecta. Un’iniziativa BtoB dedicata alla gestione dei crediti deteriorati. Separare le attività a valore aggiunto da quelle di processo è il suo mantra. È convinto che il mercato dei servizi legali sia destinato a vivere una stagione di ulteriori aggregazioni. Ma non persegue la crescita per la crescita. Dopo una lunga serie di lateral hire ora guarda al mercato in maniera selettiva: «Non abbiamo bisogno di aggregare fatturato». Si dividono gli utili non i ricavi.
Si conferma tra i più prolifici avvocati nel real estate. Ha assistito Mediobanca nell’acquisizione del trophy asset Palazzo Cordusio a Milano per 246,7 milioni di euro. Ha affiancato Orion nell’avvio di una joint venture che lavorerà alla riqualificazione del waterfront di Levante a Genova. Oltre ad aver seguito GLP in diversi investimenti.

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BRUNO GATTAI

Managing partner e socio fondatore della super boutique Gattai, Minoli & Partners. Tra i più autorevoli professionisti sul fronte m&a e private equity. Da ex sportivo (è stato un campione di sci) ha il piglio del capitano, punto di riferimento di una squadra che continua a crescere e a prendere consapevolezza dei suoi mezzi. Nel corso del 2021 ha mandato in porto la cessione del Genoa Cfc al fondo americano 777; ha guidato il team che ha assistito Illycaffè nell’apertura del proprio capitale a Rhone; ha affiancato Dbag nell’ingresso in Itelyum.

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FRANCESCO GATTI

Name partner e socio fondatore della super boutique Gatti Pavesi Bianchi Ludovici che sempre più spesso viene indicata con la sigla Gpbl. È il trait d’union tra le diverse anime dello studio. Eccellente m&a lawyer. Efficace litigator. Non ama le luci dei riflettori e preferisce avere un ruolo defilato nelle cronache mediatiche dello studio. Ha assistito il cda di Astm nell’Opa da parte di NAF. Ha affiancato il Gruppo Mondadori nell’acquisizione di De Agostini Scuola. Per QuattroR Sgr ha seguito l’investimento in Burgo Group che ha seguito anche in occasione della cessione di un ramo d’azienda a Smurfit Kappa Group, società quotata al London Stock Exchange.

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CARLO PEDERSOLI

Autorevole. Signorile. È il socio senior che rappresenta in maniera perfetta lo stile e la cultura professionale della super boutique Pedersoli venuta fuori dall’anno nero della crisi Covid con un fatturato in crescita del 33% grazie al ruolo giocato in fondamentali operazioni di sistema, soprattutto sul fronte bancario. Professionista di fiducia massima in quel di Intesa Sanpaolo, quest’anno ha seguito l’istituto nella definizione della partnership strategica con Tinexta a supporto delle pmi italiane. L’FT lo ha annoverato tra gli avvocati più innovativi dell’anno per la struttura dell’opas Intesa-Ubi.

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CLAUDIA PARZANI

È stata la prima avvocata italiana nella storia a correre per la poltrona di senior partner a livello globale della law firm magic circle, Linklaters. Una competizione che ha richiesto tanto coraggio. Pur non riuscendo nell’impresa ha sottolineato come, nonostante la sconfitta, abbia comunque «fatto dieci passi avanti per la prossima persona europea che vorrà correre per una posizione mondiale. Credo che in questo atteggiamento stia la grande differenza: fare le cose con senso di responsabilità e generosità. Forse non saremo noi a cogliere i frutti, ma magari sarà qualcuno che amiamo e che è un pochino più piccino di noi». Non è un caso che anche nel 2021 sia stata inserita (per la quinta volta consecutiva) da HERoes e Yahoo Finance nella classifica Women Role Model.
Global business development e marketing partner della law firm, è una vera stella del capital markets. È stata al fianco dei joint global coordinator e joint bookrunner nell’ambito della Ipo di Philogen. Ha affiancato le banche nell’emissione obbligazionaria da oltre 400 milioni di Kedrion. Anche se probabilmente l’incarico più rilevante svolto nel corso degli ultimi 12 mesi è stata l’assistenza al team legale interno di Tim (guidato da Agostino Nuzzolo) nell’ambito del processo competitivo che ha visto TIM Brasil, insieme a Telefonica Brasil (Vivo) e Claro, aggiudicarsi le attività mobili del Gruppo Oi.

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PATRIZIO MESSINA

È tra i fondatori di Orrick in Italia dove coordina il team di finance che si attesta tra i più profittevoli di Orrick a livello mondiale. Membro del management committee mondiale, è senior partner per l’Europa (con il compito di gestire gli uffici di Londra, Parigi, Düsseldorf, Monaco, Bruxelles e Ginevra) ruolo che per la prima volta nella storia di Orrick è stato affidato a un partner non statunitense o inglese. Ha dato un significativo contributo tecnico-giuridico alla gestione sistemica dei non performing loans in Italia avendo anche partecipato alla stesura del decreto Gacs. Il meccanismo è stato permutato recentemente dalla Grecia con la cosiddetta Haps (Hercules Asset Protection Scheme). Ideatore e fondatore di CELF – Center of European Law and Finance è l’avvocato scelto dal Mef per gestire la delicata partita della dismissione del controllo del Monte dei Paschi di Siena. Ha assistito Tim nella estensione fino al 2026 della linea di credito revolving da 4 miliardi di euro concessa alla società da un pool di 25 banche. Si è occupato del salvataggio e del rilancio della Banca Popolare di Bari. Ha affiancato Cdp e Mcc nell’operazione Basket Bond Mezzogiorno. Ha assistito Cdp Holding nell’analisi della fattibilità tecnico giuridica (inclusi gli aspetti antitrust e regolatori) per la realizzazione della rete unica tra Open Fiber e Telecom Italia.

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1/10-- FILIPPO TROISI

2/10-- STEFANO SIMONTACCHI

3/10-- FRANCESCO TEDESCHINI

4/10-- FRANCESCO GIANNI

5/10-- FEDERICO SUTTI

6/10-- BRUNO GATTAI

7/10-- FRANCESCO GATTI

8/10-- CARLO PEDERSOLI

9/10-- CLAUDIA PARZANI

10/10-- PATRIZIO MESSINA