Latham con Carlyle nell’acquisizione di Comdata assistito da Orrick

Con un team guidato dal socio Stefano Sciolla (nella foto), secondo quanto appreso da legalcommunity.it, Latham & Watkins ha assistito il fondo di private equity Carlyle nell’acquisizione del controllo di Comdata, società specializzata in call center, assistita per l’occasione da Orrick e nello specifico da un gruppo di avvocati guidtao dal partner Guido Testa.
Oltre a Sciolla, il team di Latham impegnato sul deal era composto da Giancarlo D’Ambrosio, Giovanni Spedicato, Giorgia Lugli, Michele Golinelli e Andrea Stincardini per gli aspetti corporate, Cesare Milani per gli aspetti regolamentari, Marcello Bragliani e Gabriele Pavanello per i profili finance e Luca Crocco dell’ufficio di Bruxelles per i profili antitrust.

Sempre per i venditori, un club deal costituito dalla famiglia Saraval, ha agito anche lo studio Gattai Minoli Agostinelli che, con il socio Eugenio Romita, si è occupato dei profili tax dell’operazione. Allen & Overy, con il socio Paolo Ghiglione e l’avvocato Paolo Nastasi, ha assistito IPE Investimenti in Private Equity, holding di investimenti facente capo all’imprenditore Gianfilippo Cuneo, nella cessione della propria partecipazione in Comdata, pari a circa il 25% del capitale sociale. Linklaters ha agito per le banche finanziatrici con un team composto dal managing associate Antongiulio Scialpi e dall’associate Marco Carrieri.

Comdata, 350 milioni di fatturato e un portafoglio di clienti come Vodafone, Telecom Italia e Sky, è stata oggetto di un vero e proprio testa a testa tra Carlyle e Pai. Quest’ultimo, fino a pochi mesi fa sembrava favorito nella corsa alla conquista della società. A inizio dicembre, invece, è arrivata la svolta con l’avvio di una trattativa in esclusiva concessa al fondo americano che, in Italia, è rappresentato da Marco De Benedetti.

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