L’AIGA ATTACCA L’AVVOCATURA DEI “SOLITI”

Continua la protesta dei giovani avvocati contro le nuove modalità di elezione dei Consigli degli Ordini degli Avvocati (COA) che, prevedendo il voto di lista, costituiscono «un attacco alla democrazia, alla libertà di voto e alla reale possibilità di un ricambio generazionale all’interno dei consigli degli ordini locali», sottolinea Nicoletta Giorgi, presidente di AIGA.

Per questo, parte una campagna contro la nuova regolamentazione, con la diffusione su tutto il territorio di un manifesto che esplicita chiaramente quanto potrà accadere con il voto di lista: minoranze escluse dai Consigli dell'Ordine, nessun confronto sulla gestione dei nuovi poteri, ingiusta limitazione del ricambio generazionale nei “parlamentini” territoriali degli avvocati. «È fondamentale che l’avvocatura conosca quanto accade – sottolinea la presidente Giorgi – e rafforzi così il proprio spirito critico nella scelta dei propri rappresentanti. Il Consiglio Nazionale Forense nel proprio parere alla Commissione Giustizia ha consentito l’introduzione del voto di lista, non presente nella iniziale bozza ministeriale».

Con il nuovo regolamento «sarà consentito a pochi che godono di un forte riscontro elettorale di predeterminare la totale composizione dei Consigli degli Ordini». In occasione del Congresso Nazionale Forense i Consigli degli ordini hanno reclamato di essere soggetti che fanno politica nel territorio: «Ebbene – incalza Giorgi – la buona politica si fa con programmi e idee, con il confronto e garantendo sistemi di rappresentanza che consentano a tutti di avere le medesime condizioni di elettorato passivo godendo ciascuno delle preferenze raccolte personalmente e non sulla scorta di soggetti forti che decidono a monte chi ci deve essere e chi no». «Il manifesto che sta comparendo in questi giorni nei Tribunali di tutta Italia – conclude la presidente di AIGA – è solo l'inizio: sensibilizzeremo i colleghi a quanto sta succedendo e procederemo perché questo regolamento venga privato del “trucco” del voto di lista e assicuri il rispetto delle preferenze espresse».

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