La tecnologia entra a Giurisprudenza
di tommaso grotto
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un radicale cambio di mentalità, soprattutto da parte di grandi aziende, nel processo di selezione e successiva assunzione di nuovi candidati, sia junior sia senior: si valuta sempre di più la persona nel suo complesso e il suo bagaglio di esperienze professionali, a prescindere dai titoli di studio. Ciò non vuol dire che non si debba studiare, anzi, in un mercato fortemente competitivo come quello legale è necessario che ogni avvocato sappia costruirsi con lungimiranza un percorso di studi post laurea che gli permetta di distinguersi dai colleghi.
Grandi aziende del calibro di Apple, E&Y, Google e IBM hanno iniziato ad assumere candidati che non posseggono la laurea. Seppur il mercato legale sia particolarmente refrattario al cambiamento, visto anche l’obbligo di ottenere determinati titoli per poter esercitare la professione a tutti gli effetti, allo stesso tempo non sono più le nozioni apprese durante l’università a garantire un fattore differenziante nel mondo del lavoro.
Per questo motivo, innanzitutto, andrebbero aggiornati e potenziati gli insegnamenti di informatica giuridica, diritto delle nuove tecnologie, dell’informatica e di Internet, ma anche materie come informatica forense. Con un ampliamento di tale portata uno studente proveniente da giurisprudenza, sociologia, informatica o ingegneria avrebbe l’opportunità di avvicinarsi a temi interdisciplinari che altrimenti mai avrebbe avuto la possibilità di toccare con mano.
Ed è da questi connubi, ad esempio, che sono nate nuove figure professionali quali l’innovation manager all’interno degli studi legali, ma anche l’investigatore privato digitale, meglio noto come perito di informatica forense. Come non menzionare anche l’avvocato specializzato in legal tech, esperto di diritto ma in grado di comprendere e, soprattutto, padroneggiare le tecnologie sottese ai quesiti di natura legale.
Da un’analisi approfondita svolta su UniversItaly, il portale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dedicato all’istruzione superiore in Italia, abbiamo evidenziato che solamente 48 atenei su 127, ovvero il 38%, offrono un totale di 111 insegnamenti di informatica giuridica (60), diritto delle nuove tecnologie (25), dell’informatica (19) e di Internet (7). Gli atenei che offrono il numero maggiore di insegnamenti orientati al settore legal tech sono…
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