La sentenza Grande Stevens e l’effetto sulla Consob

Da oltre 7 mesi la Consob non sta più erogando sanzioni. A quanto pare, questo sarebbe un effetto della cosiddetta `sentenza Grande Stevens´ da parte della corte Europea dei diritti dell’uomo, che dal marzo 2014, secondo l’agenzia LaPresse, ha anche messo in discussione l’iter sanzionatorio della Commissione nazionale per le società e la Borsa.

La vicenda è quella delle comunicazioni emesse dall’allora Ifil relative al convertendo che consentì nel 2005 alla famiglia Agnelli di mantenere la maggioranza della Fiat. Gli avvocati di Franzo Grande Stevens, guidati da Michele Briamonte (nella foto), si opposero alla condanna penale, appellandosi al principio del `ne bis in ibidem´, ovvero non si poteva essere condannati dalla Consob prima e poi da un tribunale ordinario.

Se quest’ultimo aspetto della sentenza della corte europea è ancora aperto, si è invece chiarita con una sentenza del consiglio di Stato dello scorso 26 marzo, la piena legittimità dell’operato della Consob, allora come successivamente. Ciononostante gli uomini di Giuseppe Vegas, hanno deciso di modificare i loro regolamenti, aprendo una pubblica consultazione che finirà mercoledì 13 maggio, affinché la relazione dell’ufficio sanzioni possa essere consultata dalle controparti prima della decisione finale, e poter consentire all difese di trasmettere per iscritto delle ulteriori controdeduzioni.

Finora però, l’assenza di questo passaggio, aveva consentito a chi era sotto giudizio Consob, di appellarsi alla Corte europea, portando ad un totale ingolfamento dell’attività sanzionatoria della Consob. Vista la situazione, gli uomini di Vegas hanno deciso di `stoppare´ ogni sanzione già da settembre 2014, in attesa della sentenza del consiglio di Stato arrivata poi a marzo.

Entro l’estate, si apprende dalla Consob, l’attività sanzionatoria ripartirà normalmente, non appena sarà operativa la modificata il regolamento. In tutto sono coinvolti oltre 100 `casi´, il cui eventuale iter sanzionatorio è stato sospeso cautelarmente. Auspicio della Consob, si apprende a margine della presentazione della relazione per il 2014 svoltasi oggi all’Expo di Milano, durante l’abituale incontro con i mercati, è smaltire tutto il lavoro arretrato entro fine 2015. Dalla commissione poi, si sottolinea inoltre, come l’attività di controllo dei mercati sia proseguita regolarmente, e come, seppur in ritardo, le sanzioni arriveranno. In buona sostanza, usando una similitudine automobilistica, l’autovelox continua a pizzicare chi va troppo forte, ma le multe arriveranno un po’ dopo.

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