La Scala in campo per la difesa del marchio Riva
Riva Spa, società proprietaria dei cantieri Riva, noti produttori di yacht (come gli Aquarama e gli Aquariva), ha avviato una causa nei confronti di Daniele Riva, un artigiano locale del Lago di Como, per portargli via il marchio Riva, con annessa richiesta di danni e distruzione della sua produzione.
La Riva Spa – venduta nel 2012 dal Gruppo Ferretti alla multinazionale cinese Shandong Heavy Industry Group – condivide il nome con il piccolo cantiere Riva di Laglio perché ha radici proprio nella bottega di Laglio degli antenati di Daniele Riva. Si tratta infatti di due rami della medesima famiglia le cui origini risalgono al 1771 (sul lago di Como, appunto) e poi si dividono nel 1842 quando quella che sarebbe diventata la Riva Spa si traferisce sul lago d’Iseo. I due rami convivono in amicizia per secoli. Fino a oggi.
La Scala Studio Legale difende nella causa Daniele Riva. Il Cantiere Riva è rimasto un’attività di famiglia, una bottega di nicchia che offre ai propri clienti appassionati piccole barche in legno (per lo più a remi e a vela), uniche e fatte a mano, con tre dipendenti e un giro d’affari inferiore ai 200mila euro annui. Riva Spa è una realtà di ben altre dimensioni e portata che produce motoscafi di lusso. «Quando Shandong Heavy Industry Group ha comprato la Riva S.p.A., ha avviato un processo di due diligence che ha individuato nel Cantiere Riva un possibile problema», spiega Francesco Rampone, partner di La Scala Studio Legale. La parola, a questo punto, passa al Tribunale.