LA SCALA CON LA CROCE E ARCURI PER LA RISTRUTTURAZIONE DI DE VECCHI
Il gruppo De Vecchi, socio di maggioranza del Centro Intermodale Adriatico (concessionario dei servizi portuali a Marghera) e di Interporto (la società infrastrutturale partecipata anche dal Comune e dalla Provincia di Venezia, nonché dalle società di investimento della Regione Veneto, dell' Autorità Portuale di Venezia e della Confindustria locale), ha deciso di avviare – sotto il controllo del Tribunale e per il tramite di una serie di concordati preventivi – una complessa operazione di riconversione della sua intera costellazione societaria. Nell'operazione De Vecchi è assistito, per la parte legale, dallo studio La Scala e, per quella finanziaria, dallo studio Arcuri. Il gruppo, alla cui guida è stato chiamato dallo scorso settembre il noto commercialista milanese Giovanni La Croce, forte di attivi immobiliari per quasi 200 milioni di euro, ma gravato da debiti per oltre 120 milioni, ha deciso di mettersi sotto la protezione del Tribunale per procedere alla liquidazione del patrimonio ed al rilancio delle attività operative. La Croce guida ora un CdA interamente indipendente dopo che, in seguito ad una denuncia ex art. 2409 c.c. presentata dai sindaci, la società aveva sostituito, oltre agli amministratori, gli stessi sindaci denuncianti, come suggerito dallo stesso La Croce. La cosa aveva fatto un certo scalpore ed era stata contestata dagli organi sostituiti; ma il Tribunale di Venezia aveva dato ragione alla società, difesa dagli avvocati Giuseppe La Scala (in foto) e Nadia Rolandi. Nella operazione di ristrutturazione, le banche creditrici sono assistite da Carlo Giovanardi e Linda Morellini, dello studio Legale Giovanardi-Fattori.