La legge 231 e la rivoluzione della comunicazione trasparente
Le best practices adottate nella Pubblica Amministrazione in base alla legge 231/2001 e quelle che andrebbero introdotte. Le procedure e gli organi di vigilanza richiesti per gli enti pubblici e le società a controllo pubblico dalla normativa anticorruzione del 2012 e del 2016 e un primo bilancio della disciplina introdotta nel 2017. I modelli organizzativi previsti per le imprese private, anche alla luce della prossima entrata in vigore del codice sulla crisi d’impresa. I protocolli informativi interni dedicati ai casi di whistleblowing. E la recentissima disciplina del decreto fiscale, che a partire dal 2020 ricomprende i reati tributari più gravi (tra cui in talune fattispecie dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento o distruzione di documenti contabili) nel “catalogo” della 231.
Il «Manuale teorico-pratico su Compliance e Anticorruzione. La rivoluzione della Comunicazione trasparente», libro e ebook in uscita presso la casa editrice The Skill Press, si propone di analizzare a tutto tondo la normativa più recente in tema di compliance, risk assessment e anticorruzione proponendo modelli, schemi e linee guida per permettere alle aziende di rimanere al riparo da problemi giudiziari e responsabilità penali. E gestire in maniera più efficace e meno onerosa dal punto di vista economico e operativo gli obblighi che ne conseguono. Con un focus sui reati legati a queste procedure: corruzione, concussione, abuso d’ufficio, traffico di influenze illecite.
Una matassa non facile da districare.
I singoli temi sono affidati ad esperti del relativo settore. La prefazione è di Franco Frattini, ex ministro degli Esteri e Commissario Europeo, oggi magistrato presso il consiglio di Stato, che come titolare della Funzione Pubblica firmò la direttiva n.74/2002 pioniera delle politiche di semplificazione comunicativa negli uffici pubblici. Antonio Bana, partner dell’omonimo studio di diritto penale, tratta gli strumenti specifici e le cautele che consentono di eliminare/minimizzare il rischio di contestazioni. Edoardo Belli Contarini, partner dello Studio Legale Tributario Fantozzi & Associati, commenta dal punto di vista del contribuente le nuovissime norme fiscali sul tema della compliance alla legge 231. Elisabetta Busuito, penalista, Perroni e Associati, mette a confronto vantaggi e rischi del whistleblowing nelle aziende. Carlotta Campeis, dell’omonimo studio di penalisti, copre il versante dell’anticorruzione. Cosimo Pacciolla, in-house legale Q8 Italia e giurista d’impresa, commenta gli effetti negativi sull’economia del ritardo del nostro sistema nel recepire gli strumenti anticorruttivi in uso comune nel resto d’Europa.
Infine Andrea Camaiora, Ceo di The Skill, società di comunicazione a cui fa capo la casa editrice, tratta il tema che rappresenta il cuore del manuale: la “comunicazione trasparente” non è un argomento teorico bensì un’arma potente quanto innovativa nelle mani di aziende ed enti per “alleggerire” le proprie responsabilità, prevenire problemi e garantirsi una compliance alle norme di legge effettiva, aggiornata, completa e – se necessario – opponibile in giudizio. Non si tratta di una questione per l’Accademia della Crusca: rifuggire il più possibile acronimi, sigle, termini tecnici e burocratici è interesse vitale per le aziende poiché – come ha ormai scolpito la giurisprudenza – “la comprensibilità degli atti è elemento di legittimità degli stessi”.