La guerra “civile” delle Prague Rules sull’arbitrato
Da venti anni a questa parte l’arbitrato internazionale è stato regolato dalle cosiddette “International Bar Association (IBA) Rules on the Taking of Evidence in International Arbitration”, un insieme di regole che i tribunali arbitrali adottano come benchmark per la raccolta di prove e l’organizzazione del procedimento. Ora però le cose potrebbero cambiare. Il 14 dicembre dello scorso anno, in Repubblica Ceca, un gruppo di lavoro formato da rappresentanti di 29 Paesi di giurisdizione a maggioranza civil law, cioè di diritto romanico, hanno firmato le “Rules on the Efficient Conduct of Proceedings in International Arbitration”, note come Prague Rules. Queste regole sono state pensate per offrire un’alternativa alle IBA Rules e puntano a promuovere una maggiore efficienza dell’arbitrato internazionale e soprattutto a ridurne tempi e costi. Ma tra gli addetti ai lavori non sono mancati dubbi e criticità.
Il background
Quello dell’efficienza è un tema caldo quando si parla di arbitrato internazionale. «I professionisti coinvolti negli arbitrati stanno discutendo da anni su come ridurre i tempi e i costi dei procedimenti arbitrali», spiega Laurence Shore (nella foto), partner e leader del Focus Team Arbitrati internazionali di BonelliErede, a margine di..
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