La Casa Bianca amplia l’offensiva legale: nel mirino anche Susman Godfrey
Si allunga la lista delle law firm statunitensi colpite da ordini esecutivi dell’amministrazione Trump. L’ultimo provvedimento, reso noto nei giorni scorsi, riguarda Susman Godfrey, studio legale di primo piano con sede a Houston, già protagonista di cause di alto profilo legate alle elezioni presidenziali del 2020.
Lo studio ha annunciato che impugnerà (come precedentemente fatto da Perkins Coie, WilmerHale e Jenner & Block) l’ordine esecutivo, definendolo “chiaramente incostituzionale” e confermando l’intenzione di non cedere a quelle che considera pressioni politiche.
Susman Godfrey è noto per aver rappresentato Dominion Voting Systems nella storica causa per diffamazione contro Fox News, risolta nel 2023 con un maxi accordo da 787,5 milioni di dollari. Più recentemente, lo studio ha depositato un amicus brief a nome di diversi alti funzionari governativi, a sostegno dell’azione legale di Perkins Coie – uno dei primi studi colpiti dagli ordini esecutivi – contro il provvedimento emesso dall’ex presidente.
Intanto, la Casa Bianca ha fatto sapere che gli accordi con gli studi legali che hanno preferito negoziare, pur non ammettendo mai la fondatezza delle accuse mosse nei loro confronti (Paul Weiss, Skadden Arps, Millbank e Willkie Farr & Gallagher), hanno generato finora 340 milioni di dollari in servizi pro bono. La cifra, secondo Stephen Miller, vice capo di gabinetto della Casa Bianca, potrebbe arrivare presto a un miliardo. Trump ha spiegato che intende utilizzare questi studi anche nelle trattative legate alla cosiddetta guerra dei dazi con gli altri Paesi del mondo.
Secondo Trump, sarebbero almeno altre cinque le law firm sospettate di illeciti legati alle elezioni, attualmente nel mirino.