La Camera arbitrale del Piemonte a convegno

La II edizione del convegno “Impresa, giustizia civile, arbitrato: quali prospettive, organizzato da Unioncamere Piemonte e Camera Arbitrale del Piemonte, che si è svolto a Torino, ha avuto l’obiettivo di fare il punto sugli effetti della Riforma Cartabia a un anno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 17 ottobre 2022, anche se è entrata in vigore soltanto dal 28 febbraio 2023 ed è necessario un tempo maggiore per vederne gli effetti sul lungo periodo.

Resta il fatto che, sebbene con lentezza, si stia affermando una cultura arbitrale che non è alternativa alla giustizia ordinaria ma uno strumento, per le imprese in particolare, più celere, che offre garanzie di riservatezza, imparzialità, indipendenza e specifiche competenze rispetto alla questione della controversia, con la certezza di avere un organismo giudicante di sicura e comprovata esperienza.

Il rafforzamento dell’istituto dell’arbitrato con il recepimento normativo di prassi consolidate in tema di indipendenza ed imparzialità degli arbitri, ovvero delle norme sull’arbitrato societario e la previsione – molto attesa – dei poteri cautelari per gli arbitri, rappresenta un tassello importante per una riforma più completa della giustizia che offra alle imprese ed ai cittadini tutti una giustizia più rispondente alle esigenze di tutela celere, riservata e specializzata, così da porre il nostro Paese al livello delle migliori giurisdizioni europee e globali” dichiara l’Avv. Carlo Pavesio, Presidente della Camera Arbitrale del Piemonte.

Non va trascurato che, rispetto al resto d’Europa, l’Italia ha una cultura dell’arbitrato meno sviluppata, anche in considerazione di costi della giustizia meno alti, e ciò fa sì che molte imprese continuino a rivolgersi alla giustizia ordinaria per dirimere le controversie. La Riforma invece ha reso concreto ciò che da tempo si è invocato, ovvero offrire alle imprese uno strumento incisivo senza “ingolfare” la macchina dello Stato per risolvere le dispute. A tale proposito non va dimenticato che, per il Piemonte, grazie all’importate lavoro svolto dai Collegi Arbitrali, il 40% circa di queste sono transatte, quindi risolte con un accordo amichevole tra le parti, che favorisce e non inficia i rapporti commerciali futuri.

Il convegno, realizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Torino, Unione Industriali di Torino, Associazione Italiana dell’Arbitrato e la rivista Giurisprudenza Arbitrale, con il patrocinio dei locali Ordini degli Avvocati, dei Commercialisti e degli Esperti contabili e del Consiglio Notarile ela media partnership di Legalcommunity, ha riunito i massimi esperti da tutta Italia che, in 10 sessioni di lavoro e con i contributi di 30 relatori, si sono confrontati sulle varie tematiche legate all’arbitrato. Si è parlato, tra gli altri, del nuovo decreto mediazione che ha completato il quadro dei decreti attuativi della Riforma Cartabia e che è entrato in vigore il 15 novembre, si è discusso della dichiarazione di indipendenza e imparzialità degli arbitri, dei poteri cautelari degli arbitri e di arbitrato societario. Si è parlato anche di arbitrato internazionale tra Stati, tema più che mai d’attualità vista la situazione internazionale, con il Prof. Avv. Fausto Pocar, Emerito di Diritto Internazionale all’Università di Milano, già Presidente del Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia e che è stato nominato giudice ad hoc della Corte Internazionale di Giustizia per l’Ucraina, nel procedimento avviato contro la Russia per i fatti accaduti in Crimea e nell’Ucraina orientale a partire dal 2014. Quello dell’accordo tra Stati che passa per un arbitrato terzo, autorevole e neutrale, oltre ad essere di estrema contemporaneità, è forse il modo ad oggi più efficace per trovare soluzioni concrete ai conflitti attualmente in atto a livello mondiale.

Con oltre 600 professionisti del territorio coinvolti nel corso degli anni e una media annua di 40 procedure gestite, la Camera Arbitrale del Piemonte è un modello nazionale. Con la vocazione di essere a supporto del territorio, la Camera Arbitrale del Piemonte, sviluppo della prima Camera Arbitrale del nord Italia nata a Torino nel 1974, ha portato avanti il proprio primato col diventare la prima Camera Arbitrale regionale rappresentando a 360° la comunità economica del territorio. Nel 1995, unico caso nazionale, il servizio di arbitrato c.d. amministrato è infatti confluito in Unioncamere Piemonte al fine di offrire il servizio alle imprese di tutto il territorio regionale. Inoltre, dal 2004 la Camera Arbitrale accoglie al proprio interno i rappresentanti degli Ordini professionali (avvocati, dottori commercialisti ed esperti contabili e notai), unico caso a livello nazionale, caratteristica implementata con la Convenzione sottoscritta da tutti gli Ordini Piemontesi di tali professionisti, nel 2014.

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