“La caccia”: esposizione di Aldo Damioli presso La Scala Studio Legale

Ottanta disegni a colori, schizzi su carta di persone raffigurate in attività di svago e di relax, compongono “La Caccia”, la personale dell’artista milanese Aldo Damioli curata dalla critica e storica dell’arte Vera Agosti e ospitata da La Scala Studio Legale e dalla sua Toogood Society nell’Auditorium Piero Calamandrei in via Correggio 43, a Milano.

L’inaugurazione – aperta al pubblico – è prevista con un vernissage il 23 novembre 2016 alle 18:30, al quale parteciperanno l’artista e la curatrice della mostra. “La Caccia” – che dà il titolo alla mostra – è quella dell’immagine perfetta che, secondo Damioli, è la figura capace di imprimersi nella memoria collettiva grazie alla sua carica espressiva e alla sua componente estetica, diventando icona. Con questa nuova mostra, l’autore pone l’accento non solo sulla centralità della visione, ma anche sul processo creativo e sulla strategica importanza dell’immagine e dello stile. I bozzetti esposti sono gli esercizi alla base della nuova serie pittorica di Aldo Damioli “Le Figure Luminose”, così intitolate per i brillantissimi colori utilizzati che illuminano la composizione.

Le prove su carta, tutte a colori, costituiscono opere d’arte autonome. Compare inoltre l’esito finale di uno di questi disegni, raffigurante un dono (il Regalo, 2016), trasformato in dipinto. Vera Agosti, curatrice della mostra, spiega: “I disegni hanno un sapore diverso rispetto ai dipinti, essendo maggiormente gestuali. E’ come se nell’autore convivessero due anime, una più espressiva e istintiva, dove il segno lascia spazio all’interpretazione, per esempio nei bozzetti, e una più razionale, nella quale dominano l’ordine e la ragione, come nelle tele, in cui la composizione si fa più fredda e controllata”.

Aldo Damioli è noto per le sue vedute “Venezia-New York” in cui, come un Canaletto del XXI secolo, immortala la Grande Mela, simbolo della modernità, partendo dalla maniera dei Vedutisti settecenteschi, sovvertendo le aspettative e creando una sorta di corto circuito nell’osservatore, con l’intento di trasformare il consueto e il banale in un fatto estetico. Lo stesso proposito animava il ciclo delle “Pizze” degli anni Ottanta, attraverso lo stile e il linguaggio, allineando lo stile al soggetto.

 La mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 24 novembre 2016 a lunedì 9 gennaio 2017, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00.

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