Kwm: «La nostra Italia»
Lavori in corso. Per King & Wood Mallesons (Kwm), Europa e Medioriente sono un cantiere aperto, dove la law firm sino australiana sta investendo in sedi e professionisti. Dopo l’uscita di Sj Berwin dal verein e la defezione di molti professionisti dello studio inglese, Kwm ha riavviato la propria presenza nell’area Eume direttamente sotto la guida cinese. In cabina di regia, nel quartier generale di Londra dello studio, siede Wang Rongkang (nella foto). In studio dal 1998, l’avvocato è stato il fautore dello sviluppo della sede di Shenzen di Kwm e fino a prima di prendere il timone delle operazioni nel Vecchio Continente, è stato il managing partner degli uffici nella Cina del Sud della law firm.
Negli ultimi dodici mesi, Kwm ha investito nella sua presenza a Londra, Francoforte, Bruxelles, Madrid, Milano e Dubai. «La nostra strategia», dice Rongkang a MAG, «la fanno i clienti. Il nostro obiettivo è assisterli nei loro progetti e seguirli nelle aree in cui hanno interessi. L’Europa e l’Italia sono chiaramente tra queste».
Al momento, dopo l’uscita dei soci Ettore Scandale, Giancarlo Castorino, Emidio Cacciapuoti (passati in McDermott Will & Emery) e Andrea Nicodemi (entrato come name partner nella boutique Ferrario Provenzali Nicodemi), Kwm opera in Italia con un team guidato dal socio Davide Proverbio. Una squadra che conta poco meno di 10 persone, oltre allo staff e che ha trasferito il proprio quartier generale milanese in un bell’ufficio situato in Largo Augusto. Si tratta di un gruppo di lavoro concentrato nell’attività di corporate m&a e private equity, da sempre campo d’elezione di Proverbio, ex socio di Dla Piper e Norton Rose entrato in Kwm nel 2012, che negli ultimi mesi ha seguito Haitong Investment Ireland Plc e Haitong International Credit Company Limited nel finanziamento dell’acquisizione di Buccellati da parte di Gangtai, nonché Eurofins Scientific nell’acquisizione di Genoma Group e Hig in quella di Santa Lucia Pharma Apps.
«Oggi in Italia abbiamo Davide (Proverbio, ndr)», prosegue Rongkang, «ma è nostra intenzione sviluppare la sede di Milano con alcuni lateral hire». Il managing partner Eume di Kwm, a tale proposito, aggiunge anche che lo studio approccia il mercato europeo considerandolo nel suo insieme. Tutte e sei le sedi dell’area Eume sono «parte di un’unica piattaforma» che ha la sua forza nella capacità di agire in maniera integrata. «Non consideriamo Milano uno studio stand alone. E questo vale per ogni altra sede europea. Detto ciò», aggiunge Rongkang, «è chiaro che questa piattaforma non deve restare immobile e noi abbiamo tutta l’intenzione di svilupparla. Passo dopo passo, in maniera solida».
E i primi investimenti sono già in pipeline. «Nei prossimi 18 mesi», dice Proverbio, …
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