IPO(TESI) DI BUSINESS

Tendenza destinata a durare o euforia passeggera? Nell'??ultimo anno gli avvocati d'??affari impegnati nell'??attività  di capital markets sono tornati a occuparsi anche di quotazioni. Le matricole che nel 2013 sono sbarcate a Piazza Affari sono state ben 19, due delle quali approdate all'??Mta. Il resto, invece, ha scelto l'??Aim, il listino di Borsa italiana dedicato alle pmi. Per gli studi legali d'affari si tratta di un filone di business che torna ad essere interessante. Una quotazione all'??Aim, oggi, produce una parcella che, a seconda della complessità  dell'??operazione, può variare dai 60 ai 120 mila euro. Mentre un'??Ipo all'??Mta, può rendere dai 150 ai 500 mila euro.

RACCOLTA 2013 A 1,4 MILIARDI.
Nell'anno appena trascorso, la raccolta complessiva in Borsa si è attestata a circa 1.400 milioni di euro. Si è trattato della migliore performance dal 2007. Il grosso della raccolta è arrivato dalla quotazione di Moncler (680 milioni, la maggiore operazione per controvalore dal 2000) e Moleskine (240 milioni).
Stando alle voci di mercato, il 2014 dovrebbe riuscire a ripetere l'?exploit.
L'ultimo debutto, in ordine di tempo, risale allo scorso 21 gennaio con l'arrivo di una nuova matricola per l'??Aim. Si tratta di Green Power, società  che produce macchine e veicoli commerciali, al fianco della quale, per gli aspetti legali, ha lavorato lo studio Nctm con un team guidato da Lukas Plattner. Mentre le prossime debuttanti dovrebbero essere Expert System, Amh (Anima Sgr) Serravalle, Artemide, Gala e Blue Note . Per non parlare della possibile quotazione di Poste.
Insomma, dopo anni di magra, sembra che a Piazza Affari qualcosa sia cambiato.

REAZIONE AL CREDIT CRUNCH.
«Questo risveglio», dice Daniele Raynaud, socio di Raynaud and Partners che nel corso del 2013 ha seguito l'??Ipo di Moleskine, «può essere spiegato in molti modi. Non secondario, per esempio, è il fatto che per molte aziende, ancora oggi, non è semplice ottenere finanziamenti bancari per alimentare processi di crescita o internazionalizzazione e la ricerca di equity sul mercato si rivela una alternativa interessante». In effetti, l'??ultimo dato Bce, relativo al mese di novembre, parla di una drammatica frenata del 5,9% dei prestiti alle imprese nel nostro Paese, mentre in Europa Dato il dato si è limitato a un -3,9%.
Ma c'è anche un'??altra possibile spiegazione. Secondo Antonio Coletti, managing partner di Latham & Watkins, che ha seguito l'??Ipo di Moncler, «a creare le condizioni favorevoli per questo ritorno alle quotazioni è stato anche il gran numero di emissioni obbligazionarie da parte di società  non quotate effettuate negli ultimi 18 mesi: una società  che si è preparata per andare sul mercato obbligazionario, riesce più facilmente ad intraprendere il cammino della quotazione in Borsa». Un percorso che, con la nascita dei mini bond e dell'??ExtraMot Pro, vede protagoniste sempre più pmi.

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