Ipo Eurogroup: il prospetto parla inglese
L’ipo di Eurogroup è stata una delle più attese di questo inizio anno. Non solo perché si è trattato della prima sul listino principale, non solo per le dimensioni (la capitalizzazione auspicata sopra i 900 milioni di euro ) ma anche perché ha rappresentato la prima volta in cui, in Italia, una società si è quotata presentando un prospetto unico in lingua inglese.

Gli advisor dell’operazione sono stati Jp Morgan, Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo (Divisione Imi Cib) e Unicredit (joint global coordinator e joint bookrunner), Rothschild & Co (advisor finanziario), mentre Unicredit ha agito come listing agent e Kepler Cheuvreux quale specialista ai fini della quotazione. Sul fronte legale, Latham & Watkins è stato l’advisor legale della società, mentre Linklaters quello dei joint global coordinator e joint bookrunner.
Per parlare della svolta storica rappresentata dalla presentazione del prospetto unico, MAG ha interpellato l’avvocato Antonio Coletti, socio di Latham & Watkins che ha seguito da vicino l’operazione e ha lavorato a questa importante innovazione.
L’Ipo di Eurogroup è la prima che viene fatta in Italia con un prospetto unico in inglese: perché è una svolta importante per il settore delle Ipo?
Dopo diverse consultazioni pubbliche alle quali il nostro studio ha attivamente partecipato, l’Italia si allinea alle altre giurisdizioni europee in un quadro regolamentare unitario (il Regolamento Prospetti). Il prospetto redatto in lingua inglese riduce i tempi di preparazione e consente un processo di quotazione efficiente. Grazie anche alla collaborazione dei funzionari Consob, nonché delle banche e degli altri advisor e facendo leva sul nostro team di avvocati Italiani supportati dai nostri colleghi statunitensi, siamo riusciti a cogliere l’opportunità del mutamento normativo predisponendo il primo prospetto in lingua inglese che presenta un formato semplificato rispetto al passato, nel rispetto degli schemi del Regolamento Prospetti.
L’Italia diventa più internazionale?
Il Prospetto diventa più simile agli altri prospetti europei e quindi più facilmente intellegibile per gli investitori che sono prevalentemente internazionali. Il prospetto in lingua inglese viene utilizzato, insieme al cosiddetto offer supplement, per il collocamento presso gli investitori istituzionali europei e i cosiddetti qualified institutional buyers negli Stati Uniti d’America.
Quali sono le principali differenze rispetto a prima?
In passato in Italia per il collocamento di azioni nel contesto di un’Ipo sul mercato regolamentato Euronext Italia era necessario predisporre due distinti documenti: un prospetto di quotazione in lingua italiana e oggetto di istruttoria e approvazione da parte della Consob e un documento di offerta internazionale (offering circular), ossia un documento in lingua inglese redatto secondo la prassi internazionale e rispondente anche ad alcune regole statunitensi (in particolare la Rule 144A dell’US Securities Act). Questo creava una duplicazione nel processo redazionale, inefficienze nella predisposizione dei documenti e problemi di allineamento tra i due diversi testi.
Adesso invece?
Ora è possibile predisporre un unico documento in lingua inglese: il prospetto di quotazione da presentare alla Consob che poi una volta approvato, costituirà insieme all’offer supplement (un breve documento a corredo del prospetto di quotazione), il documento di offerta da utilizzare ai fini del collocamento istituzionale.
Quali i “vantaggi”?
Poter predisporre un prospetto in lingua inglese consente dei tempi di redazione rapidi per poter intercettare le finestre di mercato che, in una situazione di elevata volatilità dei mercati, è fondamentale per il successo delle operazioni. Inoltre, la lingua inglese consente di beneficiare dei contributi degli industry team delle banche che agiscono nel contesto dell’operazione, composti in maggioranza da persone che non parlano italiano. Infine, la redazione di un documento in lingua inglese consente alle società emittenti l’utilizzo di documentazione già predisposta nel contesto di altre operazioni, ad esempio i documenti di offerta utilizzati nell’ambito di emissioni obbligazionarie, ove la documentazione è normalmente redatta in lingua inglese. Inoltre, la lingua inglese ha il vantaggio di poter utilizzare in tutto o in parte i contenuti del prospetto anche per altri materiali predisposti nel contesto dell’operazione garantendo maggiore coerenza informativa nella documentazione complessiva al fine di evitare asimmetrie informative.
Si tratta di una novità che potrà contribuire ad avvicinare le imprese italiane alla Borsa?
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