Invalidità delibere ed esclusione del socio, Cavallaro vince in appello a Roma
Lo studio legale Cavallaro ha ottenuto un’importante pronuncia giurisprudenziale, di fronte alla IV Sezione della Corte d’Appello di Roma, in materia di invalidità delle delibere assembleari di esclusione ex artt. 2286 e 2287 c.c..
Il team dello studio è stato guidato da Giuseppe Cavallaro (nella foto) e formato da Pierpaolo Pirani, Francesco Alaimo, Gianluca Alocci e Filippo Capello Mainardi.
La sentenza
In conferma di quanto disposto dal Tribunale di primo grado, la Corte ha ritenuto, nel caso di specie, che la violazione dell’obbligo di rendiconto annuale della gestione della società, di cui al caso di specie, non possa essere classificata come una “grave inadempienza” delle obbligazioni derivanti dal contratto sociale tale da rendere meno agevole il conseguimento dello scopo sociale. Conseguentemente, ha precisato come essa non possa essere ritenuta sufficiente a legittimare ipso iure l’esclusione di un socio.
Il team di Cavallaro è riuscito dunque a dimostrare, in particolare, che non si poteva ravvisare alcuna incidenza tra la condotta presa in esame e l’affectio societatis, ovvero la manifestazione di volontà partecipativa richiesta ai soci ex art 2247 c.c. ai fini del rispetto del c.d. “contratto sociale”.