Ima vince in Cassazione: gli avvocati
Il Gruppo IMA ha ottenuto una vittoria decisiva in Cassazione in un contenzioso relativo alla tecnologia del confezionamento delle cialde da caffè. Gli avvocati Federica Santonocito, Mario Franzosi e Michele Loconsole – recentemente entrati in Morri Rossetti dando vita a Morri Rossetti & Franzosi – hanno assistito la società bolognese in tutte le fasi del procedimento, fino alla pronuncia della Suprema Corte. Il team legale ha avuto il supporto anche dell’Avvocata Maria Lucia Sireci, Legal and Litigation Department Manager del Gruppo Ima.
In Cassazione, il team è stato affiancato dal professor Bruno Sassani, Ordinario di diritto processuale civile presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Il caso ha riguardato due brevetti europei per invenzione, nazionalizzati in Italia, oggetto di opposizione presso l’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO). I giudici di merito avevano confermato la validità e la violazione dei brevetti, con relativa pronuncia sulla restituzione degli utili. Tuttavia, l’EPO ha successivamente revocato i brevetti europei, determinandone l’annullamento anche in Italia.
Nel giudizio di Cassazione, inizialmente avviato per verificare la correttezza della sentenza d’appello, è emersa una questione inedita: la possibilità di introdurre la conversione del brevetto in modello di utilità all’interno del processo, tradizionalmente più rigido e limitato ai profili di diritto già trattati nei precedenti gradi di giudizio. La Corte, accogliendo un’istanza dei difensori del Gruppo IMA, ha riconosciuto l’importanza della questione e ha deciso di discuterla in pubblica udienza, anziché con il rito camerale normalmente previsto per i ricorsi civili.
All’esito della discussione, la Suprema Corte ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata, stabilendo un principio di diritto innovativo: la conversione amministrativa di un brevetto europeo revocato in modello di utilità è distinta dalla conversione giudiziale e non può modificare l’oggetto della causa se nel frattempo sono maturate preclusioni processuali. Di conseguenza, la validità e l’eventuale contraffazione del modello di utilità dovranno essere valutate in un procedimento separato.
Questa decisione rappresenta un’assoluta novità giurisprudenziale, con implicazioni significative sulla strategia di difesa e sull’enforcement dei diritti di proprietà intellettuale, non solo in Italia, ma in tutta Europa.