Ilva, tutti gli studi legali al lavoro sulla vendita del siderurgico di Taranto

L’unica cosa certa, al momento, è che il 30 giugno il passaggio dell’Ilva a un nuovo proprietario dovrà essere cosa fatta. Le prossime settimane, dunque, saranno decisive per sapere chi si aggiudicherà il polo siderurgico di Taranto: un player italiano o una cordata internazionale.

Di sicuro, un ruolo fondamentale, un ruolo di arbitro nella partita lo avrà Cassa depositi e prestiti (Cdp) che, secondo quanto risulta a legalcommunity.it è assistita dai legali di BonelliErede. Cdp, infatti, sarà al fianco come co-investitore di uno dei soggetti in corsa per l’operazione. Quale? Probabilmente, la risposta a questa domanda potrebbe arrivare già lunedì 23 maggio quando si dovrebbero conoscere gli “apparentamenti” tra i gruppi in corsa.

Marcegaglia, che con tutta probabilità sarà assistita dallo studio Lca; Arcelor Mittal il gruppo franco-indiano che dovrebbe essere supportato sul piano legale da Gianni Origoni Grippo Cappelli; Arvedi, affiancata dalla law firm Clifford Chance e i turchi di Erdemir assistiti dagli avvocati di Grimaldi. La cordata Marcegaglia-Arcelor Mittal sembra cosa fatta. Mentre Tra Erdemir e Arvedi sono ancora in corso contatti per arrivare alla definizione di un accordo. Arvedi, comunque, potrebbe essere supportato da Leonardo Del Vecchio. Il patron di Luxottica, infatti, ha deciso di investire in questa operazione (si parla di circa 200 milioni di euro).

Al momento, non risulta che Del Vecchio abbia al suo fianco uno studio legale anche se, è cosa nota, il suo avvocato di fiducia è da sempre Sergio Erede. Questo potrebbe significare che Del Vecchio seguirà la decisione di Cdp? Non è possibile dirlo al momento.

Quello che si sa con certezza è che la procedura, che ha affidato la gestione della vendita a Rotschild affiancata sul piano legale da Andrea Zoppini, il 23 maggio dovrebbe conoscere ufficialmente le alleanze e il 30 maggio ricevere le offerte vincolanti per questa partita che non varrà meno di due miliardi. A meno di slittamenti. Tra le fonti sentite da legalcommunity.it, infatti, c’è chi pensa che i termini intermedi possano anche slittare. D’altra parte, notano alcuni, bisogna tener conto che tutto si deve chiudere entro fine giugno. E quindi non si può perdere troppo tempo.

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