IL MORSO DI SUAREZ AL TAS

di Cristiano Novazio dal Blog LcSportCommunity

Oggi è un giorno importante per il giocatore uruguaiano Luiz Suarez, autore, come tutti ricorderanno, dell’ormai celebre morso nei confronti di Chiellini durante la partita dei Mondiali tra Italia e Uruguay. Si sta infatti tenendo in queste ore l’udienza avanti al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna che dovrà decidere sul ricorso presentato avverso la sanzione inflitta al giocatore dalla FIFA, consistente nella squalifica per 9 gare ufficiali con la propria nazionale e nell’inibizione per 4 mesi da qualsiasi attività sportiva, inclusa quella con il club. Al giocatore è stata anche inflitta una multa di CH 100.000.

Come è arrivata la FIFA a questa decisione?

In attesa di conoscere gli esiti al TAS proviamo a fare un po’ di chiarezza sulle norme applicate dalla FIFA per arrivare a questa eclatante decisione che ha escluso il giocatore non solo dalle competizioni riguardanti la propria nazionale – come ci si aspettava – bensì da ogni tipo di attività sportiva, quindi anche con il proprio nuovo club, il Barcellona, che è, insieme al giocatore e alla Federazione Uruguaiana, ricorrente nella procedura avanti al TAS. Innanzitutto bisogna precisare che il gesto di Suarez non è stato visto e quindi nemmeno sanzionato dall'arbitro. Questa è una condizione essenziale per poter sanzionare ex post una violazione commessa sul terreno di gioco. In proposito, l’art. 77 del Codice Disciplinare FIFA (FDC) prevede che la Commissione Disciplinare può sanzionare gravi violazioni che non sono state viste dall’arbitro. Detto questo, gli organi disciplinari FIFA hanno ritenuto il giocatore colpevole della violazione dell’art. 48 par. 1 lett. d) FDC e dell’art. 57 FDC. L’art. 48 FDC, rubricato “misconduct against opponents or persons other than match officials” prevede la sospensione per almeno due gare per aggressione (gomitata, pugni, calci, etc) di un avversario. La norma lascia aperte anche altre ipotesi, come quella del morso che in effetti è una fattispecie alquanto singolare, anche se non nuova per Suarez che per questa condotta nella sua carriera ha complessivamente scontato 17 turni di squalifica. L’art. 57 FDC prevede la possibilità di infliggere altre sanzioni, quali la multa a chi viola le regole del fair play o comunque tiene una condotta antisportiva. Le giornate di squalifica inflitte dalla FIFA sono state ben nove, ragion per cui la FIFA ha ritenuto gravissimo il comportamento del giocatore, specialmente in una competizione di tale portata, anche mediatica. Vedremo se il TAS sarà del medesimo avviso.

E’ possibile estendere e/o ampliare la portata delle sanzioni?

A ben vedere tutti si aspettavano una squalifica pesante anche se limitatamente alle partite della propria nazionale, come prevede l'art. 38.2. FDC che è chiaro nel specificare che in linea generale la sospensione di un giocatore durante una competizione del Mondiale riguarderà le successive gare ufficiali disputate dalla nazionale. Tuttavia, il Codice Disciplinare FIFA prevede l’ipotesi in cui una sanzione possa avere effetti a livello mondiale, situazione che si verifica automaticamente nei casi di doping e che comunque maggiormente si addice ai casi di violazioni di particolare gravità commesse in ambito nazionale che vengono estese a livello mondiale (art. 136 FDC). Nel caso Suarez la FIFA ha applicato gli artt. 21 FDC (interdizione dallo stadio) e 22 FDC (interdizione da qualsiasi attività legata allo sport) che offrono rispettivamente agli organi disciplinari la possibilità diinibire a un soggetto l'ingresso in impianti sportivi e la partecipazione a qualsivoglia attività, financo di carattere amministrativo.

Quali le attività precluse al giocatore?

Questa inibizione è particolarmente gravosa in quanto il divieto non si limita alla partecipazione alle gare del club ma implica addirittura l’impossibilità per il calciatore di allenarsi con la squadra, di partecipare ad eventi legati al calcio anche se di carattere benefico, di assistere alle partite come spettatore e di parlare con la stampa (il Barcellona infatti non ha ancora potuto presentare ufficialmente il giocatore). In attesa delle determinazioni da parte del TAS Suarez prosegue i suoi allenamenti solitari sui Pirenei sperando di potersi presto unire ai propri nuovi compagni di squadra.

 

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