Il 91% dei legali in house vuole avvocati “tech”

Il legame tra settore legale e tecnologia è sempre più stretto. Investimenti nel digitale e domanda di soluzioni IT sono in aumento. L’innovazione tecnologica si intreccia con le nuove tendenze del mondo del lavoro post-pandemia (come smart working e great resignation) e diviene un elemento centrale per migliorare non solo prestazioni e produttività, ma anche tutte quelle attività che richiedono maggiori soft skills, come la relazione tra cliente e azienda e la capacità di attrarre i talenti. Imprescindibile, per studi legali e direzioni in-house, farsi trovare preparati.

Questi alcuni degli spunti lanciati dalla “Future Ready Lawyer 2022”, la survey di Wolters Kluwer sulla digitalizzazione del settore legale. La ricerca analizza l’utilizzo delle tecnologie e la digitalizzazione di un panel composto da 751 professionisti del mondo legale (tra studi legali e dipartimenti legali aziendali) negli Stati Uniti e in Europa. La survey sottolinea quanto la tecnologia sia fondamentale per il progresso del mondo legale.

La tecnologia diventa sempre più un fattore essenziale per valutare uno studio legale. Secondo il sondaggio, attualmente il 70% dei corporate legal office chiede allo studio legale con cui lavora di descrivere la tecnologia che utilizza per incrementare la produttività e l’efficienza (nel 2021 era il 52%). Nei prossimi tre anni quasi tutti i legali in house (97%) si aspettano di fare altrettanto. Altro dato significativo: il 91% dei corporate legal dichiara che nei prossimi tre anni sarà importante avvalersi di uno studio legale che faccia leva appieno sulla tecnologia.

Inoltre, quasi 2 intervistati su 3 (il 64% dei corporate legal department e il 63% degli studi legali) prevedono di incrementare gli investimenti nei software a supporto dell’attività legale nei prossimi 12 mesi.

MAG ha intervistato Giulietta Lemmi, ceo di Wolters Kluwer Italia e Legal Software Wolters Kluwer Legal & Regulatory, per una lettura guidata della ricerca.

In particolare, solo il 36% o meno degli avvocati afferma che la propria organizzazione è molto preparata per affrontare le tendenze più significative che secondo loro avranno un impatto nei prossimi tre anni: la crescente importanza della tecnologia; la gestione di maggiori quantità di informazioni più complesse; soddisfare le mutevoli aspettative di clienti e leadership.

Come legge questo dato? Quali sono i comportamenti che aziende e studi legali possono e devono attuare per farsi trovare preparati?
I risultati della…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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