I 50 protagonisti della finanza italiana
di eleonora fraschini
Anche quest’anno, MAG e Financecommunity.it hanno voluto valorizzare quelli che, secondo le indipendenti valutazioni della redazione, possono essere considerati i 50 protagonisti della finanza italiana degli ultimi dodici mesi. Avendo dato vita a un’analoga analisi per i professionisti del private equity (leggi qui), nell’edizione di quest’anno non compaiono i nomi dei professionisti di quella specifica area di mercato.
Sono stati raccolti i profili degli attori principali dei diversi settori: banking, advisory, fintech e crediti distressed. Ciascuno dei protagonisti di questa narrazione per nomi si è distinto per aver raggiunto obiettivi e traguardi in termini di carriera, strategia aziendale e innovazione. Altri personaggi sono invece stati al centro di deal e operazioni che, per volume o numero, hanno segnato il panorama del mercato italiano. Flessibilità, specializzazione e capacità di valorizzare le opportunità del digitale sono caratteristiche che si sono rivelate determinanti per ottenere un ranking di rilievo, insieme all’importanza data ai valori Esg e alla sostenibilità. Una particolare attenzione è poi stata data ai professionisti che seguono il comparto energy & infrastructure, settore che, nell’ultimo anno, è stato tra i più vivaci del mercato.
Ecco di seguito i ritratti dei protagonisti del mercato nel 2023.
1) Giuseppe Castagna, Banco Bpm – Amministratore delegato
Alla guida di Banco Bpm, dal 2017, c’è Giuseppe Castagna. Napoletano di nascita e milanese di adozione, a 64 anni può vantare una notevole carriera nel settore, che lo ha visto lavorare in precedenza per Banco di Napoli e Intesa Sanpaolo.
Banco Bpm quest’anno ha ottenuto risultati eccellenti: il primo semestre è il migliore di sempre, con un utile netto di oltre 650 milioni di euro. Il gruppo ha proseguito nel processo di integrazione del business assicurativo, con l’acquisizione del controllo delle compagnie Banco Bpm Vita e Banco Bpm Assicurazioni e con un accordo con Crédit Agricole Assurances per una partnership commerciale. A maggio ha inoltre esercitato l’opzione di acquisto su Vera Vita e su Vera Assicurazioni. Il progetto più innovativo riguarda però la creazione di un polo della monetica. A luglio infatti, Banco Bpm, Gruppo BCC Iccrea e Fsi hanno sottoscritto un accordo vincolante per la costituzione di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali. Banco Bpm insomma è una realtà solida, e lo riconoscono anche le agenzie di rating: Moody’s quest’anno ha migliorato l’outlook da stabile a positivo. Curiosità sportiva: Castagna, tra le altre cose, è un ex campione di nuoto e nel 1976 ha partecipato alle Olimpiadi di Montreal nella specialità delfino.
2) Carlo Messina, Intesa Sanpaolo – Amministratore delegato
Nonostante il quadro macroeconomico complesso, Intesa Sanpaolo, sotto la guida dell’amministratore delegato Carlo Messina, ha raggiunto gli obiettivi del proprio piano industriale. Nei primi sei mesi di quest’anno, gli utili netti del principale istituto di credito italiano si attestano a 4,2 miliardi di euro, e si prevede che raggiungano i 7 miliardi entro la fine dell’anno. Intesa Sanpaolo ha inoltre contribuito alla crescita economica reale, fornendo circa 19 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie e imprese. Ulteriore spazio è stato dedicato al fintech e ai canali digitali: si prevede che la nuova piattaforma tecnologica nativa cloud, i canali digitali di Isybank e Fideuram Direct e le soluzioni d’intelligenza artificiale apporteranno al risultato corrente lordo circa 500 milioni di euro aggiuntivi entro il 2025. Numeri soddisfacenti per Carlo Messina, che nel 2023 festeggia 25 anni all’interno di Intesa Sanpaolo.
3) Alberto Nagel, Mediobanca – Amministratore delegato
Nell’ultimo anno Mediobanca ha raggiunto i migliori risultati di sempre in termini di ricavi (3,3 miliardi di euro), di utile (oltre il miliardo) e di redditività (ROTE 13%), dimostrando la capacità di adattarsi ai diversi contesti operativi. Le ambizioni del gruppo proseguono, come mostrano le linee guida del Piano 2023-26 pubblicate lo scorso maggio: implementazione del private & investment banking e il rebranding di CheBanca! sono solo alcuni degli obiettivi per il prossimo triennio. Nagel, alla guida di Piazzetta Cuccia dal 2008, classe ’65, nel corso del tempo ha lavorato come financial advisor alle privatizzazioni e a molte delle più grandi operazioni di fusione e acquisizione seguite da Mediobanca in Italia e all’estero, per un valore complessivo di oltre 400 miliardi di euro. La governance della banca sarà messa alla prova nelle prossime settimane: il 28 ottobre si terrà infatti l’assemblea per il rinnovo del cda e Nagel si è reso disponibile a un nuovo mandato alla guida di Mediobanca. Si preannuncia però guerra aperta con Delfin, principale azionista, che ha presentato una lista alternativa.
4) Andrea Orcel, UniCredit – Ceo
I risultati finanziari del Gruppo UniCredit confermano il suo solido rendimento, dimostrando il successo del processo di trasformazione UniCredit Unlocked, sostenuto dal ceo Andrea Orcel. A conferma della crescita, nei primi sei mesi di quest’anno, l’utile netto ha raggiunto un livello record di 4,4 miliardi di euro, con un incremento del 91,5% rispetto al semestre precedente. Tra i traguardi degli ultimi mesi, sono da segnalare anche il completamento della prima tranche del riacquisto di azioni proprie e l’espansione della partnership nei pagamenti tra UniCredit e Mastercard. La carriera di Orcel è iniziata all’estero: prima in Goldman Sachs, poi Boston Consulting Group, Merrill Lynch. Nel 2021 è arrivata la nomina a ceo della banca di piazza Gae Aulenti, a cui è seguita una profonda revisione della compagine manageriale.
5) Corrado Passera, Illimity – Ceo
Corrado Passera, 68 anni, ha all’attivo una carriera variegata: prima in Olivetti e Poste Italiane, poi in Intesa Sanpaolo e successivamente l’incarico nel governo Monti. Nel 2018 fonda Illimity, l’unica challenger bank italiana quotata in Borsa. La realtà, anche quest’anno, si è distinta per importanti risultati, tra cui è da segnalare l’accordo con la Bei, raggiunto lo scorso aprile, finalizzato a sostenere le pmi con 200 milioni di euro. Illimity è inoltre un interlocutore sempre più importante sul fronte della gestione dei crediti deteriorati: questa estate, insieme a Crescitalia, ha strutturato un programma di cartolarizzazione di crediti performing a supporto delle imprese. Le iniziative della challenger bank hanno attirato anche l’attenzione del private equity: a maggio Coima ha rilevato il 18% di Abilio, società del gruppo Illimity specializzata nell’intermediazione di immobili.
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