Herbert Smith Freehils: aggiunge massa critica all’offerta in Italia

di nicola di molfetta

Non si arresta il processo di crescita di Herbert Smith (Hsf) in Italia. L’ultima mossa dello studio nella Penisola è stata il lateral hire di un team corporate guidato dal socio Augusto Santoro, ex Simmons & Simmons, e formato da Bernadetta Troisi, of counsel, nonché dai senior associate Michela Merella e Guglielmo Ferrari, e dall’associate Cesare Saputo. L’operazione segue di poco l’arrivo in squadra di Annamaria Algieri, ex Dla Piper, responsabile della nuova European Trademark and Design Filing & Prosecution Practice; e arriva a un anno di distanza dall’inserimento di un altro team, che ha fondato la practice di diritto penale d’impresa della law firm in Italia, guidata dal partner Enrico Maria Mancuso, ex Pedersoli.

Per approfondire il senso e gli obiettivi di questa accelerazione dello studio sul fronte corporate, MAG ha incontrato Laura Orlando, managing partner dell’ufficio di Milano di Hsf e global head Ip dello studio.

Come si inquadra strategicamente l’arrivo di questo team? Hsf punta su una nuova practice e si apre a una nuova fetta di mercato?

Con l’arrivo di questo team Hsf si apre a due nuove practice in Italia, ovvero al Private Equity e all’Equity Capital Markets (Ecm), e punta a consolidare e rafforzare la propria offerta a tutto tondo in ambito corporate sotto la guida di Augusto Santoro.

Che opportunità avete visto in questa iniziativa? Quali sono gli spazi “aggredibili”?

Molti studi internazionali hanno avviato il proprio percorso in Italia proprio partendo dalla costituzione di una practice corporate. Noi abbiamo fatto una scelta diversa, in linea con il DNA di Herbert Smith Freehills a livello globale, e in questi cinque anni siamo cresciuti costantemente e organicamente, seguendo il filo conduttore del sector focus e dell’allineamento alla strategia internazionale dello studio. Riteniamo di essere riusciti così ad affermarci sul mercato italiano come un player con un approccio particolarmente specialistico e una profonda conoscenza verticale delle dinamiche dei settori in cui operiamo, che ci rende in grado di parlare davvero la lingua dei nostri clienti e del business.

Quindi?

Ora è giunto il momento di aggiungere massa critica alla nostra offerta in Italia, e lo facciamo integrando un intero team strutturato e molto senior, guidato da un professionista di grande solidità e prestigio come Augusto Santoro, che da anni si trova su una traiettoria di immensa crescita e ha scelto di continuare la sua crescita insieme con Hsf, in Italia e in Europa.

Private equity, Ecm, su cosa si concentrerà l’attività del team? 

Augusto, Bernadetta e team sono professionisti di m&a e diritto societario la cui esperienza è molto ampia. Le loro competenze sono ben allineate alla strategia internazionale dello studio, in un momento in cui l’Italia e la regione EMEA sono al centro degli investimenti di Hsf. In tal senso, questo ingresso risponde all’esigenza di offrire ai nostri clienti un team pan-europeo integrato nelle operazioni societarie cross-border. In particolare, tra i piani strategici della firm a livello globale (sintetizzati in un documento di framework battezzato “Ambition 2025” e pubblicato sul sito dello studio) vi è un focus particolare sul private capital, e ci aspettiamo quindi che il private equity sarà un’area in cui si concentrerà specialmente il lavoro cross-border del team.

Possiamo definire questa mossa transformational per lo studio?

Più che trasformativa, io la definirei come propulsiva.  Sono certa, anche per la conoscenza personale e professionale che mi lega da tanti anni ad Augusto Santoro e Bernadetta Troisi, che non solo le competenze, ma anche i valori, la visione e il metodo di lavoro si integreranno alla perfezione, con un effetto moltiplicatore.

Ed è una mossa che si pone in linea di continuità con altre recenti iniziative…

Questa mossa risponde poi a una logica di crescita organica che abbiamo pianificato e stiamo perseguendo da tempo, in parallelo, nelle varie practice fondanti di HSF in Italia. L’ingresso di Augusto e del suo team segue il recente lateral hire di Annamaria Algieri come responsabile della nuova European Trademark and Design Filing & Prosecution Practice, e l’ingresso, esattamente un anno fa, di un team di cinque professionisti capitanato dal partner Enrico Maria Mancuso che ha fondato la practice di diritto penale d’impresa.

Come si integra questo nuovo set di competenze con quelle già presenti in Hsf in Italia?
Il nostro…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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