Herbert Smith Freehills e Kramer Levin approvano l’unione creando un leader globale nel settore legale
Herbert Smith Freehills e Kramer Levin hanno confermato che le rispettive partnership hanno approvato, con ampia maggioranza, l’unione annunciata a novembre 2024 (LEGGI QUI), dando così vita a un nuovo studio legale globale completamente integrato: Herbert Smith Freehills Kramer.
Questa unione avrà un impatto trasformativo. Il nuovo studio offrirà una piattaforma globale unica, con un’estensione geografica di portata eccezionale, diventando il primo studio legale realmente transatlantico e transpacifico. Herbert Smith Freehills Kramer fornirà ai propri clienti un’assistenza di nelle operazioni più complesse e nei contenziosi più sofisticati. Lo studio si posizionerà tra i primi 20 a livello mondiale, contando circa 2.700 avvocati, tra cui circa 630 soci, distribuiti in 26 uffici, e un fatturato di oltre 2 miliardi di dollari, con un unico profit pool globale.
Secondo Laura Orlando, Managing Partner di Herbert Smith Freehills in Italia, «Da questa unione usciamo rafforzati nella piattaforma europea e internazionale, in cui la sede italiana si è ben integrata fin dalla sua apertura. A nome dei soci e dei colleghi non posso che ribadire l’entusiasmo per questa decisione, che ci dà un posizionamento in grado di offrire ai clienti assistenza su incarichi internazionali complessi e di alto valore». (CLICCA QUI PER LEGGERE L’APPROFONDIMENTO DI MAG SULL’OPERAZIONE)
L’unione sarà effettiva il 1° giugno 2025.
Justin D’Agostino, Global CEO di Herbert Smith Freehills, ha aggiunto: «Oggi segniamo un traguardo importante ed emozionante per entrambi gli studi. La nostra offerta congiunta, l’ampiezza della rete globale di HSF Kramer e la dimensione raggiunta ci permetteranno di rispondere ancora meglio alle esigenze dei clienti, che evolvono rapidamente in un contesto sempre più complesso».